Aumenti autostradali, ecco cosa cambia
Dopo un periodo di stallo, scattano gli aumenti dei pedaggi autostradali in Italia. A partire dal 1° gennaio 2024, le tariffe saranno ritoccate fino al 2,3%, in linea con l’inflazione.
I rincari non saranno però uguali per tutti: Autostrade per l’Italia aumenterà fino all’1,5%, la Tangenziale di Napoli dello 0,76%, mentre Brebemi e Autostrade Siciliane del 2,3%.
Perché gli aumenti?
I concessionari autostradali, quando prendono in gestione un tratto, si impegnano a fare i lavori di manutenzione e ammodernamento. Questi lavori devono essere approvati dai ministeri dei Trasporti e dell’Economia, che però spesso impiegano molto tempo per valutarli.
Inoltre, l’inflazione negli ultimi anni è aumentata, rendendo necessario un adeguamento delle tariffe.
I dubbi dei consumatori
I consumatori non sono soddisfatti degli aumenti. Per Assoutenti, i rincari “contribuiscono ai profitti delle società autostradali”. Il Codacons, invece, li ritiene “del tutto ingiustificati”.
I pedaggi in Italia sono inferiori a quelli di altri Paesi
Nonostante gli aumenti, i pedaggi in Italia rimangono inferiori a quelli di altri Paesi europei. In Francia, ad esempio, le tariffe autostradali sono in media il 50% più alte che in Italia.
Gli aumenti dei pedaggi autostradali sono un tema controverso. I consumatori li considerano ingiustificati, mentre i concessionari li ritengono necessari per finanziare i lavori di manutenzione e ammodernamento.