Donna uccisa da un proiettile vagante nella notte di Capodanno ad Afragola, fermato il nipote.

Nella notte di Capodanno ad Afragola si è verificata una tragedia che ha lasciato tutti sgomenti. Una donna è stata uccisa da un proiettile vagante, ma fortunatamente le autorità sono riuscite ad arrestare il colpevole, che si è rivelato essere il nipote della vittima.

Dopo una giornata di indagini intense e coordinate dalla Procura di Napoli Nord, i carabinieri della sezione operativa della compagnia di Casoria hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto nei confronti di un 46enne. L’uomo è accusato di omicidio colposo, porto abusivo di arma in luogo pubblico e ricettazione.

La vittima, Concetta Russo, era una donna di 55 anni originaria di Afragola ma residente da anni in provincia di Milano. Dopo essere stata colpita alla testa dal proiettile, è stata trasportata all’ospedale Cardarelli, ma purtroppo i medici non sono riusciti a salvarla e la donna è deceduta dopo un disperato intervento chirurgico.

Le indagini dei carabinieri hanno rivelato che l’uomo si trovava nel suo appartamento ad Afragola insieme ad amici e parenti per festeggiare il Capodanno. Durante la manipolazione di una pistola detenuta illegalmente, l’uomo avrebbe accidentalmente sparato un colpo che ha colpito la vittima.

L’arma utilizzata, una pistola Beretta modello 84F, è stata trovata dai carabinieri nei pressi del cimitero di Afragola, nascosta tra le sterpaglie. Si è scoperto inoltre che l’arma era stata rubata.

Durante le indagini, è stato sequestrato anche un quantitativo di ordigni esplosivi artigianali, pari a circa un chilo e mezzo, nascosti all’interno dell’abitazione di un amico del principale indagato. Quest’uomo, un 48enne, è stato arrestato e si trova attualmente ai domiciliari in attesa del processo.

Il colpevole del tragico omicidio è stato trasferito in carcere in attesa della convalida del fermo. Questa terribile vicenda ha scosso profondamente la comunità di Afragola e lascia tutti sconcertati di fronte a tanta violenza. Ora spetta alla giustizia fare il suo corso e assicurare che chi ha commesso questi crimini paghi per le sue azioni.

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