Ondata di furti ad Arzano: il clan della 167 coinvolto?

Arzano. L’ondata di furti che sta colpendo la città da almeno un paio di mesi non accenna a diminuire. Mai prima d’ora si erano verificati episodi così gravi, che secondo alcuni potrebbero essere interpretati come una sorta di intimidazione da parte dei signori del racket.

L’ultimo bersaglio è stato il bar “Vi.Mi.” in via Volpicelli. Anche in questo caso, i ladri hanno prima sfondato le vetrine di notte e poi hanno fatto irruzione nel bar rubando tutto ciò che potevano. Appena qualche ora prima, era stato un negozio in via Pecchia ad essere vittima di un furto con sfondamento delle vetrine.

Si tratta di una crescente escalation criminale che ha preso di mira la paninoteca “HotDog” in via Sette Re, le pizzerie Leopollo, Mister Chicken, il bar “Eugenio Caffè” e altri ancora.

Questo singolare e grave susseguirsi di furti potrebbe nascondere il tentativo del clan della 167 di esercitare pressioni sui commercianti locali per poi offrire loro una “polizza di sicurezza” con la richiesta di un pizzo, secondo il giornalista sotto scorta Mimmi Rubio.

Intanto, secondo voci da verificare, anche nel centro storico, tra via Zanardelli e via Del Centenario, si stanno verificando casi di occupazione di case disabitate da parte di individui legati ai clan.

Tutto ciò nonostante le rassicurazioni della sindaca Vincenza Aruta, che ha smentito l’allarme criminalità etichettando gli episodi come “fisiologici” e di criminalità “minore”.

Questi episodi mettono in luce come il clan della 167 sia ancora potente ed invasivo attraverso il sottogruppo dei Monfregolo. È stato lanciato l’allarme nell’analisi della Direzione Investigativa Antimafia, che sottolinea come il gruppo camorristico chiamato “quelli della 167 di Arzano” sia ancora attivo nel comune di Arzano, dedicandosi principalmente all’estorsione di imprenditori locali con modalità mafiose. Nel marzo 2022, i membri di spicco del clan, come Giovanni e Angelo Gambino, Salvatore Romano e Giosuè Belgiorno, sono stati rilasciati dalla prigione, supportati da complici e gregari.

Questo sodalizio è affiliato al clan Amato-Pagano e ha preso il controllo del territorio dopo l’omicidio del referente del clan Moccia, avvenuto ad Arzano.

Il clan esercita la sua influenza anche nei comuni di Mugnano e Melito di Napoli, dove mantiene i suoi interessi nel traffico di droga, nell’estorsione e nell’infiltrazione nella pubblica amministrazione, come è successo negli anni passati ad Arzano.

Dalle indagini sono emersi gravi indizi dell’interferenza di alcuni membri del clan Amato-Pagano nelle elezioni locali di ottobre 2021 a Melito, così come di aggressioni ad Arzano durante le elezioni del 2017, attraverso la promessa di voti ai candidati in cambio di denaro e altre utilità per l’organizzazione camorristica. Sono state inoltre accertate diverse estorsioni ai danni di imprenditori edili impegnati in lavori a Melito di Napoli.

Il gruppo “Alternativa per Arzano” ha richiesto un consiglio comunale urgente sulla sicurezza e ha inviato una nota alla Procura e al Prefetto Michele Di Bari.

La situazione ad Arzano è ancora critica e richiede un’azione decisa da parte delle autorità competenti per contrastare l’avanzata del clan della 167 e garantire la sicurezza dei cittadini e degli imprenditori locali.

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