Benevento. Episodio del maggio 2023, ai domiciliari Marco Chiariello

Benevento. Marco Chiariello, 24 anni di Benevento, è stato arrestato con l’accusa di lesioni personali aggravate dalla discriminazione e dall’odio razziale. Il giudice Pietro Vinetti ha deciso di mandarlo ai domiciliari, considerando che era già sottoposto all’obbligo di dimora per altre questioni, nell’ambito dell’indagine condotta dai carabinieri sull’episodio avvenuto in piazza Piano Piano di Corte nella notte tra il 12 e il 13 maggio 2023, nel quale quattro studenti cinesi del Conservatorio sono stati vittime di un’aggressione fisica e verbale.

Secondo gli investigatori, il giovane avrebbe pronunciato diverse espressioni discriminatorie di stampo razzista nei confronti dei quattro studenti cinesi. Le vittime sono state trasportate al Fatebenefratelli e hanno riportato ferite guaribili in pochi giorni. Immediatamente si sono levate prese di posizione e attestati di solidarietà nei confronti della comunità cinese, con una delegazione che è stata ricevuta dal sindaco Mastella.

Marco Chiariello è difeso dall’avvocato Massimiliano Cornacchione ed è stato denunciato insieme a una ragazza di 21 anni nata in Romania e residente a San Nazzaro. Entrambi hanno fornito la loro versione dei fatti ai carabinieri, escludendo qualsiasi implicazione razzista.

Secondo la loro ricostruzione, tutto sarebbe iniziato quando una ragazza di origine orientale avrebbe tirato i capelli alla 21enne senza alcun motivo apparente se non quello di una presunta ubriachezza. A quel punto, Marco Chiariello sarebbe intervenuto e tre ragazzi, connazionali della ragazza, anch’essi descritti come ubriachi, si sarebbero scagliati contro di lui, colpendolo e rompendogli gli occhiali.

Lo “scontro” si sarebbe concluso quando uno dei tre ragazzi, secondo la testimonianza di Marco Chiariello e della ragazza romena, avrebbe pronunciato in italiano la frase “siamo ubriachi, smettiamola qui”. I due sono tornati a casa e solo lunedì, dopo aver appreso dalla stampa l’agitazione che si era scatenata, hanno deciso di rivolgersi ai medici per le ferite subite e successivamente hanno deciso di sporgere denuncia a loro volta.

Le indagini condotte dal pm Giulio Barbato e dai carabinieri, attraverso l’analisi delle telecamere della zona, dei video registrati dalle vittime e l’audizione dei testimoni, compresi gli abitanti della zona, hanno permesso di identificare Marco Chiariello che, dopo l’aggressione ai quattro studenti cinesi, si era allontanato in auto con la ragazza prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Da qui gli arresti, ordinati per il pericolo di recidiva.

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