Nuova aggressione al personale sanitario nella clinica Villa dei Fiori di Acerra. È accaduto nel primo pomeriggio di oggi, quando un paziente ultraottantenne ha firmato le dimissioni volontarie per tornare a casa, ma il parente non era d’accordo e ha aggredito gli infermieri presenti. Questo episodio, denunciato dall’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, rappresenta la sesta aggressione in sei giorni al personale sanitario, un vero record.

Secondo la testimonianza dell’associazione, era circa 14:15 quando il paziente ha deciso di lasciare la clinica e il parente che lo aveva accompagnato non era d’accordo. È quindi iniziata una discussione con il personale sanitario, che si è presto trasformata in spintoni e insulti. Gli infermieri sono caduti a terra a causa della violenza dell’aggressore.

L’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate ha espresso la propria indignazione, affermando che “la pazienza è ormai finita! Siamo esausti! Un’aggressione al giorno è intollerabile!”. Non sono ancora disponibili ulteriori dettagli sull’intervento delle forze dell’ordine o sulle eventuali ferite riportate, ma questa aggressione rappresenta un altro episodio di violenza inaccettabile nei confronti del personale sanitario.

È importante combattere questo fenomeno e garantire la sicurezza del personale medico e sanitario, che svolge un ruolo fondamentale nella cura e nel benessere delle persone. È necessario che le autorità prendano provvedimenti seri per prevenire e reprimere questi atti di violenza, affinché i professionisti della salute possano svolgere il proprio lavoro in un ambiente sicuro e protetto.

La violenza nei confronti del personale sanitario non solo minaccia la loro sicurezza, ma mette anche a rischio la qualità delle cure fornite ai pazienti. È fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica su questo problema e promuovere una cultura di rispetto e gratitudine nei confronti di coloro che si dedicano alla cura della nostra salute.

L’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate continuerà a lottare per proteggere il personale sanitario e chiede a tutti di unirsi a questa causa. È necessario porre fine a questa ondata di violenza e garantire un ambiente di lavoro sicuro per i professionisti della salute.

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