L’incendio che ha devastato un intero palazzo Acer il 19 dicembre ha portato alla denuncia della proprietaria dell’appartamento da cui è partito il fuoco. L’episodio si è verificato nel quartiere Paterno e tutti gli inquilini sono riusciti a fuggire, tranne due persone. Secondo quanto riportato da La Città, una donna è stata salvata dai vigili del fuoco ed era cosciente, ma leggermente intossicata. L’altra donna, invece, è stata trovata priva di sensi e gravemente intossicata sul pavimento. Si trattava di Antonietta Zito, una donna di 93 anni. I pompieri sono riusciti a rianimarla nel cortile di casa, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza del 118 che l’avrebbe trasferita in ospedale. Purtroppo, Antonietta è deceduta dopo 4 giorni nel reparto di Rianimazione. La proprietaria della stufa che ha causato l’incendio dovrà rispondere dell’accusa di omicidio colposo per la morte di Zito. La procura della Repubblica di Salerno ha individuato il primo sospettato responsabile della morte della pensionata, ma le indagini non sono ancora concluse. Sulla scrivania del pm si trova un voluminoso fascicolo di atti, tra cui un video amatoriale girato con un telefonino dal figlio di Zito. Il video è carico di accuse verso i soccorritori, che erano fermi su un’autobotte senza acqua nel distaccamento dei vigili del fuoco di Eboli.

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