L’autopsia sulla salma di Emanuele Nebbia, il giovane di 26 anni di Santa Maria Capua Vetere deceduto dopo essere stato colpito da un colpo di pistola, sarà eseguita all’inizio della prossima settimana. Secondo quanto riportato dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta, si tratterebbe di un agguato tra gruppi rivali legati allo spaccio di droga. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Napoli, che ipotizza un regolamento di conti nel quale Emanuele sarebbe rimasto vittima. La Dda ha nominato un consulente per l’esame autoptico, il quale sarà eseguito tra domani e martedì. Successivamente, verranno stabilite le modalità per le celebrazioni funebri. Nel frattempo, il fratello di Emanuele, Luigi Nebbia, che si era visto negare un permesso per visitare il fratello in ospedale, sarà trasferito in un’altra sede carceraria insieme ad altri 10 detenuti. La sua protesta aveva provocato dei tumulti in carcere, durati circa tre ore. Luigi Nebbia è detenuto per un episodio avvenuto nel 2019, quando minacciò con una pistola giocattolo il titolare di un bar. La Cassazione ha anche respinto una richiesta di riunione di due condanne per reati contro il patrimonio. Nel frattempo, le indagini continuano per individuare i complici di Vittorio Merola, arrestato per tentato omicidio, e per l’accoltellamento di un 17enne all’esterno di un bar. Il capogruppo di Alleanza per la città M5S, Raffaele Aveta, ha invocato un intervento del prefetto di Caserta per contrastare la criminalità nella città. Aveta ha sottolineato la necessità di una risposta urgente e decisa da parte delle istituzioni per garantire la sicurezza di tutti i cittadini.