“Violenza domestica: un incubo che non conosce confini”
“Ti ammazzo, ti do fuoco con la benzina, ti taglio l’altra gamba e ti metto sulla sedia a rotelle”. Sono state queste le ultime minacce, ma la violenza subita è stata molto più grave. Una relazione che durava soltanto otto mesi si è trasformata in un vero e proprio incubo a Torre del Greco, dove finalmente è scattato l’arresto per l’aggressore. La coppia ha avuto problemi fin dall’inizio.
Dopo soli un mese, l’uomo di 50 anni, già con due denunce alle spalle per condotte violente con le sue ex mogli, l’ha cacciata di casa. Lei, una donna di 46 anni disabile, è stata costretta a chiedere aiuto al padre di 75 anni. Si è trasferita dai suoi genitori e da quel momento ha iniziato a subire continue minacce. L’uomo ha creato addirittura 27 profili social diversi per poterla rintracciare, ma sono stati puntualmente bloccati dalla donna. Non contento, si è presentato a casa dell’ex compagna la sera dell’Epifania. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, l’uomo è arrivato intorno alle 18:30 di ieri, sotto l’effetto di droghe, e così i genitori anziani della donna hanno deciso di chiamare immediatamente i carabinieri. Per fermarlo, i militari hanno dovuto chiedere rinforzi e l’uomo è stato arrestato per atti persecutori. Durante gli otto mesi di relazione, le vessazioni e le umiliazioni sarebbero state continue. Il culmine è stato raggiunto con un post sui social del 50enne dopo l’ennesima lite, in cui faceva riferimento alla smorfia napoletana, alla donna e al numero 77 (l’anno di nascita della compagna, ma anche “le gambe” secondo la tradizione partenopea). A quel punto, la donna ha deciso di mettere fine alla storia e di chiuderla definitivamente. Non ha presentato denuncia, nonostante i continui tentativi dell’uomo di contattarla. Fino a ieri, quando si è presentato a casa dei suoi genitori. Durante la perquisizione successiva all’arresto, è stata trovata una dose di cocaina nell’abitazione dell’uomo.
La violenza sulle donne è un problema diffuso in tutta Italia. A Pavia, è stato identificato il presunto aggressore di una quindicenne. Si tratta di un ragazzo minorenne, attualmente ricercato. I due si sarebbero conosciuti il giorno prima di Natale tramite i social media, e poi si sono incontrati il pomeriggio del 26 presso la stazione di Porta Garibaldi a Milano. Successivamente, la violenza è avvenuta nella zona dell’area Vul, vicino al fiume. Dopo essere stata abusata, la ragazza, disperata, ha telefonato in lacrime al numero di emergenza 112 chiedendo di poter lasciare un ultimo messaggio alla madre, prima di gettarsi nelle acque gelide del fiume. Il coraggio di due agenti, che si sono tuffati nel Ticino, le ha salvato la vita.
La violenza domestica è una piaga che colpisce molte donne in Italia e non si ferma mai. È necessario combattere questa grave forma di violenza e garantire la sicurezza e la protezione delle vittime.