Infiltrazioni mafiose nel Comune di Castel Volturno

CASTEL VOLTURNO. È stato lui stesso a richiedere di essere ascoltato dai magistrati nel processo sulle presunte infiltrazioni mafiose al Comune di Castel Volturno. L’ex vicesindaco Lorenzo Marcello ha respinto ogni accusa e ha detto chiaramente che “i collaboratori di giustizia mentono”.

Davanti ai magistrati della Seconda sezione penale del tribunale sammaritano, presieduta da Antonio Riccio, Marcello ha dichiarato la sua estraneità ai fatti contestati. Secondo i pentiti, infatti, era lui il collegamento del clan dei Casalesi e, in particolare, del boss Michele Zagaria, riguardo all’assegnazione dei permessi per la costruzione dell’hotel Vassallo, del Domizia Village e del centro commerciale Giolì.

Il processo nasce dalle accuse mosse ai due ex sindaci Francesco Nuzzo e Antonio Scalzone, nonché agli assessori e ai dipendenti comunali. Secondo la DDA di Napoli, ci sono state accuse di concorso esterno ad associazione a delinquere di stampo mafioso, concussione, turbativa d’asta, abuso d’ufficio e omissione in atti di ufficio. Tra gli indagati, oltre ai due sindaci, ci sono proprio Lorenzo Marcello (assolto dall’accusa di concussione), Raffaele Gravante, Antonio Di Tella, Gino Fulco, Giovanni Luzzi, Giovanni Graziano e Sebastiano Conte.

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