Scandalo a Palma Campania: sindaco e funzionari comunali agli arresti domiciliari
Nelle ultime ore, Aniello Donnarumma, conosciuto come Nello, sindaco di Palma Campania, è stato posto agli arresti domiciliari in seguito a un’indagine condotta dai carabinieri e dalla Procura di Nola riguardo alle presunte irregolarità nell’assegnazione degli appalti comunali a ditte amiche.
Anche l’ingegnere Salvatore Felice Raia, responsabile del IV e V settore del Comune di Palma Campania, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Gli imprenditori Antonio Nunziata, Angelo Miranda e Aniello Sorrentino, invece, hanno ricevuto un divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno. L’architetto Monica Ventura, responsabile del procedimento di affidamento del comune di Palma Campania, Nicola Borrelli, procuratore speciale e responsabile dello sviluppo Italia della catena di supermercati Md, e Luigia Barone, dipendente di una società coinvolta nelle indagini, hanno ricevuto un divieto di dimora a Palma Campania.
Alcuni funzionari comunali e imprenditori sono stati notificati con misure cautelari. Il prefetto di Napoli ha sospeso il sindaco dalla carica. I reati contestati sono corruzione, turbata libertà degli incanti, falso in atto pubblico, depistaggio e subappalto non autorizzato. L’ingegnere Salvatore Felice Raia, funzionario comunale di Palma Campania, è stato coinvolto in quanto avrebbe favorito Donnarumma e se stesso con i suoi servizi.
Secondo l’accusa, il sindaco avrebbe garantito il suo appoggio agli imprenditori per ottenere vantaggi politici, come richiedere assunzioni da alcune ditte e dal rappresentante di una nota catena di discount, in cambio di varie agevolazioni, servizi e lavori, talvolta anche superflui. Gli inquirenti sostengono che abbia favorito la costruzione per aumentare il consenso elettorale, nonostante un ricorso amministrativo avesse evidenziato incompatibilità e carenze nell’istruttoria. Durante una seduta del consiglio comunale, avrebbe espresso il suo sostegno a una delibera in cambio di una serie di assunzioni che poi si sono concretizzate. Pressioni sui funzionari comunali si sono verificate anche nel Brindisino, dove il sindaco di Erchie, Pasquale Nicolì, e l’assessore Oronzo Bernardi, appartenenti a una lista civica di centrosinistra, sono finiti agli arresti domiciliari. Nicolì avrebbe tentato di condizionare il responsabile dell’area servizi minacciandolo affinché prorogasse retroattivamente l’affidamento dei servizi cimiteriali a una cooperativa sociale in scadenza di contratto.
Si tratta di uno scandalo che ha scosso profondamente la comunità di Palma Campania e che evidenzia la necessità di una maggiore trasparenza nell’assegnazione degli appalti pubblici e nella gestione della cosa pubblica. È importante che gli inquirenti portino avanti le indagini in modo approfondito e che vengano individuati e puniti tutti coloro che si sono resi colpevoli di abusi e corruzione. Solo così si potrà ripristinare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e garantire un’amministrazione pubblica corretta e trasparente.