Sequestrata un’area di 100mila metri quadrati a Villa Literno
I Carabinieri, la Forestale, l’Arpac e i dipendenti dell’Ufficio tecnico del Comune si sono recati oggi pomeriggio in via Giardino, nell’area in cui si trova l’azienda di trasporti di Michele Fontana. A causa delle irregolarità riscontrate, come abusi edilizi e occupazione di zona demaniale, è stato eseguito il sequestro dell’azienda del noto imprenditore e dell’area di circa 100mila metri quadrati. Michele Fontana, insieme al fratello Giovanni, è stato spesso protagonista di vicende non legate alla sua attività. Lo scorso febbraio, ad esempio, la Finanza ha eseguito un altro sequestro nei confronti dei due fratelli imprenditori di Villa Literno, che si occupano del trasporto merci su strada e della gestione dei rifiuti.
Il provvedimento è stato adottato in seguito alla revoca del controllo giudiziario di una società dei due imprenditori, poiché erano emersi numerosi elementi che indicavano una pericolosità sociale e che facevano pensare che il loro patrimonio si sia formato grazie ad attività illecite.
Il sequestro era stato motivato da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Giovanni Fontana, accusato di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. In quel caso, Giovanni Fontana avrebbe messo a disposizione un deposito per nascondere 600 kg di cocaina all’interno di due container diretti in Australia.
Anche nei confronti di Michele Fontana sono stati riscontrati fondati indizi per ritenere una pericolosità sociale, considerando i suoi precedenti penali e i legami societari con il fratello Giovanni. Si è infatti scoperto che i due condividevano non solo le strategie commerciali, ma anche quelle illecite, come evidenziato dalle verifiche sulla gestione delle aziende di trasporto e degli impianti di trattamento rifiuti da parte dei due fratelli.