“Attacchi al personale sanitario: una violenza contro se stessi”

Il segretario generale della Uil Campania e Napoli, Giovanni Sgambati, ha recentemente partecipato a un flash mob organizzato dai medici e dagli infermieri dell’ospedale Cardarelli, promosso dalla Uil e dalla categoria Uil Fpl, in seguito agli episodi di violenza verificatisi nelle sale d’attesa nelle ultime settimane.

Secondo Sgambati, “colpire il personale sanitario significa colpire se stessi”. É una cosa inaccettabile, ed è per questo motivo che in tutta la regione stiamo cercando di creare un terreno di iniziativa che serva non solo a proteggere i lavoratori, ma anche i cittadini. É necessario aumentare le pene e incrementare il personale.

“Le squadre di polizia sono una buona risposta iniziale”, ha precisato Sgambati, “ma devono essere estese perché abbiamo bisogno di una forte capacità di interdizione della violenza. La Prefettura ha preso decisioni che condividiamo, ma non sono sufficienti. Abbiamo bisogno di organici adeguati perché è la loro carenza che crea grandi disfunzioni. Dopo due anni di emergenza Covid, il personale sanitario non può permettersi un attacco come questo, che purtroppo, all’inizio dell’anno, è stato deleterio e inaccettabile”.

Nicola Di Donna, segretario generale Uil Fpl Napoli e Campania, ha affermato che il Covid avrebbe dovuto insegnarci che era necessario investire nella sanità. Bisogna riaprire i pronto soccorso chiusi a causa del Covid, punire i responsabili delle violenze e affrontare il problema di come proteggere le persone che aspettano per ore notizie sui propri familiari. All’interno dei pronto soccorso devono essere create delle strutture di filtraggio e il personale deve essere potenziato per contrastare gli episodi di violenza e offrire ai cittadini un servizio degno di un paese civile.

Anche il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli era presente. “È una situazione che da tempo ha superato il limite della sopportabilità. Basta. Inoltre, questi individui danneggiano non solo il personale medico, ma creano disagio anche per gli utenti, dato che gli operatori sanitari sono figure fondamentali che spesso operano in condizioni di sottorganico”, ha detto Borrelli.

“Spesso coloro che aggrediscono il personale sono gli stessi che devastano gli ospedali, causando danni su danni, ma non vengono fermati in modo deciso. Il Ministro Piantedosi aveva promesso presidi di polizia in tutti i pronto soccorso, ma è vero che sono miope, ma con gli occhiali ci vedo benissimo, e in molte strutture non si vede nemmeno l’ombra delle forze dell’ordine”, ha concluso.

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