La consigliera comunale di Guardia Sanframondi, Fiorenza Ceniccola, ha espresso la sua preoccupazione riguardo al piano di sperimentazione del servizio di emergenza sanitaria 118 avviato il 1 luglio dell’anno scorso. Secondo la consigliera, tale piano ha demedicalizzato le ambulanze di Cerreto Sannita e San Bartolomeo in Galdo, senza alcuna consultazione preventiva degli organismi distrettuali coinvolti nella gestione della medicina territoriale. Questa decisione ha sollevato preoccupazione tra gli amministratori locali e i cittadini, in quanto si tratta di una questione di vita o morte.
La consigliera propone due suggerimenti per risolvere questa situazione. In primo luogo, suggerisce di permettere ai medici del 118 di utilizzare le prestazioni aggiuntive nel numero massimo consentito dalla normativa vigente, al fine di garantire la continuità assistenziale. Inoltre, propone di istituire un servizio di reperibilità per evitare la demedicalizzazione dei turni in caso di malattia del personale medico. Queste misure sono necessarie per evitare un aumento degli accessi ai Pronto Soccorso e per smentire coloro che sostengono che si stia tagliando sulla qualità delle prestazioni per risparmiare.
Il secondo suggerimento della consigliera è quello di istituire un tavolo di confronto permanente con tutti i soggetti interessati a questa riorganizzazione del servizio 118. Questo tavolo di confronto dovrebbe coinvolgere i medici, gli amministratori locali e i cittadini al fine di valutare se sono state considerate e attuate tutte le possibili scelte per evitare ritardi nell’intervento medico nei casi di massima gravità per la vita dei cittadini. Ad esempio, la consigliera fa notare che per la prima volta i pazienti gravi, in codice rosso, vengono trasportati senza la presenza di un medico a bordo dell’ambulanza di Cerreto Sannita, rendendo necessario chiedere l’intervento di un’altra ambulanza con medico a bordo proveniente da Limatola o Benevento.
È fondamentale prendere in considerazione queste proposte al fine di garantire un servizio di emergenza sanitaria efficiente e di qualità per tutti i cittadini, evitando discriminazioni tra cittadini di serie A e di serie B. La salute è un diritto fondamentale e la sua tutela deve essere una priorità per tutti.