Le condizioni del bimbo di tre mesi trasportato al Santobono di Napoli non migliorano. Il piccolo è ancora intubato e la prognosi rimane riservata, anche se non è entrato in uno stadio irreversibile della malattia. Sono arrivati gli esiti della cromatografia eseguita sul bimbo per verificare se abbia ingerito cocaina: gli esami hanno rivelato la presenza di lievi tracce di sostanza stupefacente, indicando una bassa esposizione del piccolo all’inalazione. Le ipotesi dei medici sono due: la quantità di droga inalata potrebbe essere stata così ridotta da sparire nel giro di poche ore, oppure qualche residuo potrebbe essere rimasto addosso alla madre e ingerito dal bambino. Il piccolo non è stato vaccinato contro la meningite e sarebbe stato contagiato da un batterio che prevede la prima dose di vaccino a 2 mesi. I genitori, entrambi tossicodipendenti, hanno ritardato a vaccinarlo a causa del Covid e le condizioni igieniche del bambino non sarebbero delle migliori. La famiglia era già attenzionata dal tribunale dei Minori a causa dei precedenti dei genitori. Dopo un periodo di disintossicazione, entrambi sono ricaduti nel problema della cocaina. Ieri sono stati eseguiti i provvedimenti di allontanamento degli altri bambini dalla casa familiare. La coppia si è autodenunciata come tossicodipendente al pronto soccorso, ma ha negato di aver somministrato cocaina al proprio figlio. Il lavoro investigativo è ancora in corso e si aspettano i risultati degli esami tossicologici per chiarire meglio la situazione. Per ora, il piccolo è in gravi condizioni a causa della meningite.

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