Il Tribunale di Benevento ha deciso di rinviare a giudizio Antonio Pepe e Antonio Brilli, entrambi di San Bartolomeo In Galdo, per l’omicidio colposo di Antonio Circelli, avvenuto nel medesimo paese. Circelli, un cacciatore ed artigiano in pensione, era solito addestrare i suoi cani in un terreno di proprietà di Pepe, quando uno di loro è caduto in una cisterna. Circelli ha cercato di salvarlo, ma è rimasto intrappolato e ha perso la vita per annegamento.

Gli imputati sono accusati di non aver adottato le misure di sicurezza necessarie per impedire l’accesso al terreno, di non aver segnalato la presenza della cisterna priva di copertura e di collegamenti ad una sorgente, la cui profondità supera i 3 metri, e di non aver predisposto recinzioni o barriere lungo i bordi per evitare il rischio di caduta.

I familiari di Circelli, assistiti dall’avvocato Vittorio Fucci, si sono costituiti parte civile in questo processo. Gli imputati, invece, sono difesi dagli avvocati Giuseppe Ricci, Antonio Bruno Romano e Alfonso Fiorilli.

La prima udienza dibattimentale si terrà il 9 settembre, davanti al Giudice Monocratico del Tribunale di Benevento, Simonetta Rotili.

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