Un uomo di 52 anni di Pomigliano d’Arco è stato identificato come il presunto responsabile delle minacce a due infermieri e a un operatore sanitario dell’ospedale Moscati. I carabinieri della Stazione di Avellino hanno denunciato l’uomo, ritirando anche due pistole e un fucile detenuti legalmente da lui, a scopo cautelativo. La violenza è scoppiata la scorsa martedì sera, nell’unità operativa di Medicina Generale. Il 52enne avrebbe aggredito verbalmente i tre dipendenti dell’ospedale. Ha detto loro: “Ho una pistola, la vado a prendere e vi sparo”, prima di allontanarsi. Questa reazione sarebbe stata scatenata dalla convinzione che il padre dell’uomo, di 87 anni e ricoverato in quel reparto, non fosse trattato adeguatamente. Le indagini sono state avviate immediatamente e, entro 48 ore, è stato possibile risalire all’identità dell’uomo. Sono state sentite le testimonianze dei tre operatori sanitari minacciati e sono state verificate le immagini delle telecamere di sorveglianza dell’ospedale.
L’episodio è avvenuto intorno alle 21:30 di martedì scorso. Il 52enne di Pomigliano d’Arco è stato denunciato in stato di libertà alla Procura di Avellino, con l’accusa di minaccia a un incaricato di pubblico servizio e interruzione di un servizio di pubblica necessità. Oltre alla denuncia, i carabinieri hanno ritirato cautelativamente le due pistole e il fucile detenuti legalmente presso la sua abitazione. Il direttore generale dell’azienda ospedaliera Moscati, Renato Pizzuti, si è detto profondamente amareggiato per l’episodio di aggressione verbale e ha chiesto una maggiore tutela per gli operatori sanitari. Ha sottolineato che quanto accaduto è molto grave e che è necessario garantire la sicurezza del personale che lavora non solo in situazioni di emergenza, ma anche nei reparti. Pizzuti ha anche proposto di ripristinare i drappelli di Polizia negli ospedali, per garantire un servizio di vigilanza durante l’intera giornata.
Le aggressioni al personale ospedaliero, soprattutto nelle strutture sanitarie della Campania, sono al centro del dibattito politico regionale e nazionale. Martedì sera si sono verificati momenti di forte tensione all’interno dell’ospedale di contrada Amoretta, quando il figlio del paziente di 87 anni ha avuto un accesso di rabbia. L’intervento del responsabile della sicurezza, allertato dalle infermiere e dall’operatore, ha fatto allontanare l’aggressore. Tuttavia, la minaccia di tornare armato di pistola ha generato preoccupazioni comprensibili tra il personale dell’unità operativa di Medicina Generale e non solo. I carabinieri hanno confermato le testimonianze delle persone coinvolte e, grazie alle immagini e alle informazioni raccolte, sono riusciti a identificare il 52enne, che è uno dei quattro figli dell’anziano di Pomigliano d’Arco ricoverato al Moscati. È stata un’indagine veloce da parte dei carabinieri per un evento che ha suscitato rabbia e preoccupazione.