Scandalo al concorso per l’assunzione dei vigili urbani nel comune di Avellino: emergono nuovi dettagli sulle indagini condotte dalla Guardia di Finanza. Un candidato è stato iscritto nel registro delle notizie di reato in seguito all’esposto che ha dato il via all’inchiesta.

Secondo quanto riportato nella denuncia, il candidato avrebbe avuto accesso in anticipo alle domande che gli sarebbero state poste durante la prova orale dalla commissione esaminatrice. A seguito di ciò, il candidato è stato accusato di abuso di atti d’ufficio, falso e rivelazione di notizie d’ufficio. La Procura ha deciso di intervenire durante lo svolgimento dell’esame orale del concorso.

Il colpo di scena si è verificato quando la Guardia di Finanza ha trovato conferma delle sospette anticipazioni nel plico della commissione. Le domande contestate erano effettivamente presenti nel materiale destinato all’esame orale. Questo ha sollevato il sospetto di un possibile tentativo di frode durante il concorso. Il candidato coinvolto nell’indagine ha subito il sequestro del materiale cartaceo e del suo cellulare personale. L’obiettivo è chiarire se il candidato abbia effettivamente ottenuto in anticipo le informazioni sulle domande d’esame e, nel caso affermativo, scoprire il mezzo utilizzato per violare le regole del concorso.

Questo scandalo getta un’ombra sul concorso per l’assunzione dei vigili urbani nel comune di Avellino, mettendo in dubbio l’equità e la trasparenza del processo di selezione. È fondamentale che vengano fatti chiarezza su quanto accaduto e che vengano presi provvedimenti contro coloro che hanno commesso eventuali illeciti. Solo così si potrà ripristinare la fiducia dei cittadini nell’amministrazione pubblica e garantire l’assunzione di personale qualificato e meritevole.

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