La sicurezza dei pedoni è un argomento molto importante che riguarda lo stato dei marciapiedi. Esistono decreti e normative che dovrebbero essere rispettati, oltre al Codice della Strada. Non si tratta di burocrazia, ma di regole da seguire. Ad esempio, le norme sull’eliminazione delle barriere architettoniche stabiliscono che i marciapiedi devono essere abbastanza larghi per consentire il passaggio di tutti. La larghezza dovrebbe essere di almeno un metro e mezzo, ma può arrivare anche a due metri. Questa regola vale anche se ci sono chioschi o altre strutture lungo il percorso pedonale, e persino se ci sono lavori in corso, la larghezza non dovrebbe scendere sotto i 90 centimetri.

Detto ciò, avete mai notato quanto i marciapiedi della nostra città rispettino queste norme? Napoli, a causa della struttura dei suoi vicoli e del comportamento dei suoi cittadini, e anche perché nessuno controlla davvero, continua a distinguersi per le eccezioni. Immaginate di uscire a piedi e di portare con voi un metro: non solo la larghezza del marciapiede è spesso inadeguata, ma gran parte di quello spazio è occupato da altre cose. C’è una progressiva riduzione dello spazio per camminare. Oggetti semi-fissi, cassonetti, parcheggi temporanei, tavolini, motorini, monopattini… è il pedone che deve spostarsi! Ma attenzione, un marciapiede, per norma e per logica, non dovrebbe avere disconnessioni, buche o radici d’albero che possono diventare trappole… Quanti incidenti abbiamo già visto a causa di questo? Victor Hugo ha scritto che “girare è umano, vagabondare è parigino”; io aggiungerei che fare lo slalom mentre si cammina è tipicamente napoletano.

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