Una ragazza transgender è stata vittima di un brutale stupro da parte di cinque ragazzi a Napoli. La vittima si trovava in vacanza con un’amica, anche lei transgender, quando è stata aggredita dai giovani conosciuti in un bar. L’episodio è stato reso noto dall’Arcigay, che ha denunciato il fatto alle autorità competenti.
Secondo quanto si è appreso, uno degli aggressori è già stato arrestato e altri quattro sono stati identificati. L’arrestato, un 28enne napoletano, è accusato di violenza sessuale di gruppo, rapina e danneggiamento. I fatti risalgono alla scorsa notte, quando gli agenti del commissariato San Ferdinando sono intervenuti in vico Conte di Nola, ai Quartieri Spagnoli, per una segnalazione di rapina in una struttura ricettiva.
I poliziotti hanno trovato due persone che avevano bloccato uno dei giovani aggressori in un giardino. Si è scoperto che cinque soggetti, tra cui il giovane arrestato, avevano prima abusato sessualmente di una delle vittime e poi le avevano rapinate insieme all’amica.
Le due ragazze sono anche state aggredite dal gruppo e la struttura ricettiva è stata danneggiata. Le vittime sono state portate in ospedale, dove hanno contattato Daniela Lourdes Falanga, responsabile per le politiche transgender di Antinoo Arcigay Napoli, per raccontare l’accaduto.
Falanga ha dichiarato di essere stata contattata dalla ragazza vittima dello stupro, che le ha raccontato dell’aggressione subita, del furto dei documenti e delle violenze verbali e fisiche. La responsabile si è recata immediatamente all’ospedale per incontrare le ragazze e ascoltare la loro storia.
Quello che le ragazze hanno raccontato è terribile, soprattutto perché gli aggressori sono tutti giovani. Antinoo Arcigay Napoli sta seguendo il caso con attenzione e non lascerà sole le vittime.
Falanga ha sottolineato che siamo in un momento storico delicato, in cui è importante denunciare ogni evento violento. Gli abusi di questo tipo lasciano cicatrici profonde e bisogna combattere l’atteggiamento di prevaricazione e potere che colpisce le donne transgender, anche le più giovani. Bisogna anche contrastare chi minimizza la gravità dei fatti quando si scopre che le vittime sono transgender.
Fortunatamente, le due ragazze sono state prese in carico in modo eccellente presso gli ospedali Cardarelli e Cotugno, insieme agli agenti di polizia che si occupano del caso. È fondamentale cambiare la condizione culturale che permette questi abusi e denunciare sempre situazioni simili nell’interesse collettivo e soprattutto delle vittime di abusi e violenze.