Arzano. Il Comando della Polizia locale ha scoperto un furto di elettricità e acqua, avvenuto a seguito di un’indagine sull’occupazione abusiva di un appartamento da parte di una donna proveniente dal rione Salicelle di Afragola.

Durante le indagini, è emerso che almeno 5 nuclei familiari avrebbero deciso di alimentare le proprie abitazioni con energia elettrica e acqua “rubate” al servizio di fornitura nazionale e al Comune di Arzano.

Nella mattinata di ieri, diversi cittadini e residenti hanno segnalato la presenza di agenti della polizia locale, dell’Enel e della società dell’acquedotto, che hanno effettuato controlli mirati ai contatori Enel e ai misuratori idrici.

Si è scoperto che i contatori Enel erano stati manomessi, registrando delle anomalie nelle letture, mentre i contatori per la fornitura idrica erano stati utilizzati senza pagare alcun costo. La disattivazione della corrente per i controlli ha causato disagi a tutto l’edificio.

Alcuni residenti regolari hanno apprezzato l’intervento degli operatori per il ripristino della legalità. I responsabili dovranno pagare anche i consumi con addebito della società Enel e, considerato il furto aggravato, rischiano una pena che va dai due ai sei anni di reclusione.

Questo tipo di reato colpisce principalmente i commercianti, che sono più facilmente individuabili poiché si tratta di unità singole. È più difficile invece individuare chi compie il furto all’interno delle proprie abitazioni in modo associato. Questo trucco consente di non pagare completamente le bollette dell’energia elettrica, che negli ultimi mesi sono aumentate notevolmente.

Si stanno cercando gli elettricisti complici dei “furbetti del contatore”. Per commettere questi furti, infatti, è necessario l’aiuto di un elettricista che si presta a queste pratiche illegali. Serve un esperto per rompere i sigilli e inserire una resistenza che riduce i consumi del contatore, oppure per creare un ponte diretto sulla rete.

G.B.

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