L’Ordine dei Farmacisti della provincia di Benevento ha inviato una lettera al sindaco Clemente Mastella, al prefetto Carlo Torlontano e al direttore generale dell’Asl di Benevento Gennaro Volpe, riguardante un grave episodio accaduto il pomeriggio di sabato 13 gennaio. Durante quel giorno, a un’utente con una regolare prescrizione di ossigeno-terapia destinata a un parente gravemente malato, è stato impedito dalla polizia municipale di raggiungere la farmacia di turno, situata in piazza Santa Sofia, per ritirare la bombola necessaria.

Il presidente dell’Ordine dei Farmacisti esprime la disponibilità di collaborare con l’Assessorato competente del Comune di Benevento per elaborare insieme un piano di rafforzamento del servizio di assistenza farmaceutica comunale. Tuttavia, si sottolinea la problematica relativa all’accesso alle farmacie situate nell’area pedonale del centro cittadino.

L’episodio accaduto il 13 gennaio evidenzia questa problematica. Nonostante le pressioni dell’utente che aveva urgente bisogno del presidio salvavita, i vigili urbani hanno negato il permesso di raggiungere la farmacia in auto. Di fronte al rifiuto, il titolare della farmacia ha dovuto caricarsi la bombola sulle spalle e raggiungere l’auto dell’assistita parcheggiata al di fuori dell’area pedonale. Questo ha comportato la sospensione temporanea dell’attività professionale del farmacista.

L’Ordine dei Farmacisti chiede quindi la rimozione di qualsiasi barriera irragionevole all’accesso delle farmacie di turno, garantendo ai cittadini la piena agibilità anche delle zone pedonalizzate. In attesa di un invito al tavolo tecnico per concordare una migliore organizzazione dei turni di servizio cittadini, si confida in un riscontro positivo.

In conclusione, è importante garantire un accesso agevole alle farmacie di turno per tutti i cittadini, soprattutto in situazioni di emergenza come quella descritta. La collaborazione tra l’Ordine dei Farmacisti e le istituzioni locali è fondamentale per trovare soluzioni efficaci e garantire un servizio di assistenza farmaceutica di qualità.

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