Mistero nel rapimento della 12enne: nessuna traccia dell’auto rossa e delle persone coinvolte
Nel caso del presunto rapimento della 12enne da parte di due persone incappucciate, le indagini hanno rivelato che non ci sono tracce dell’auto rossa segnalata dalla ragazza, né della stessa ragazzina o della madre che sarebbe andata a riprenderla. Questo è emerso dai video delle telecamere presenti nella zona del cimitero Santissima Annunziata a Montecorvino Rovella, sequestrati immediatamente dalla polizia dopo la denuncia. Anche i custodi del cimitero hanno confermato di non aver ricevuto richieste di aiuto né di aver notato presenze sospette.
Adesso sembra evidente che l’unica persona in grado di chiarire cosa sia realmente accaduto sia la 12enne stessa. L’analisi dei filmati potrebbe confondere ulteriormente le indagini della Squadra mobile di Salerno e del commissariato di Battipaglia, con la supervisione della procura di Salerno. Dopo aver raccolto la denuncia della madre della piccola, che si è rivolta alla polizia ospedaliera lunedì temendo che la figlia fosse stata violentata dai rapitori, le indagini sono iniziate immediatamente. Fortunatamente, gli esami medici cui la 12enne è stata sottoposta hanno escluso una recente violenza sessuale, anche se è emerso che la minore ha avuto rapporti intimi in passato.
Questo può essere spiegato dal fatto che la stessa minore sarebbe stata vittima di un precedente rapimento nel maggio dell’anno scorso, quando un conoscente di 21 anni, che aveva una relazione con la 12enne, è stato denunciato per violenza sessuale. Tuttavia, questo ragazzo, attualmente in carcere per rapina, è escluso come autore di questo secondo rapimento.
Tuttavia, ci si chiede se questo sia stato l’unico episodio di violenza nei confronti della minore o se ci sia dell’altro accaduto nei mesi successivi. Cosa è successo lunedì mattina, dalle 8 (quando la 12enne sarebbe stata presa da due persone incappucciate e costretta a salire a bordo di un’auto rossa) alle 11.30 (quando la ragazzina ha chiamato la madre dicendole di andarla a prendere al cimitero dove era stata abbandonata)?
Fin dall’inizio, a causa della delicatezza del caso, l’inchiesta sta procedendo nel massimo riserbo e non si sta trascurando nulla, nemmeno di fronte alle lacune nella testimonianza. Gli investigatori hanno sequestrato non solo i video delle telecamere del cimitero, ma anche quelli delle telecamere vicino alla scuola media frequentata dalla ragazzina e lungo le strade principali tra Battipaglia e i centri limitrofi, allargando il range delle riprese di 6 ore.