Il cimitero di Poggioreale, un’esperienza horror
Un piccione appollaiato su un teschio usato come nido, resti umani sospesi nel vuoto ed esposti a tutti gli eventi atmosferici, ossa umane mischiate a calcinacci, “lettini” usati per adagiare i cadaveri abbandonati nei viali, tra la vegetazione che cresce fitta e incolta. Questo è ciò che si può trovare nel cimitero di Poggioreale, uno dei più vasti d’Europa, oggi trasformato in una vera e propria esperienza horror.
Nonostante l’importanza storico-culturale di questo luogo, fondato nel 1837 e contraddistinto da monumenti funerari di estrema rilevanza, il ripristino del decoro e il recupero delle salme sembrano non essere una priorità per l’amministrazione comunale. Le operazioni necessarie alla risistemazione dell’area crollata stanno procedendo con estrema lentezza, nonostante le numerose denunce da parte dei cittadini, comitati ed associazioni civiche.
A suo tempo si ipotizzò che il crollo fosse stato causato dalle micro-scosse provocate dal vicino cantiere della metropolitana, ma la vera ragione del cedimento strutturale non è ancora stata definita. Quello che è evidente oggi è lo scempio dei cadaveri, privati di ogni dignità, e la rabbia dei cittadini che si chiedono come sia possibile tollerare tale degrado.
Il cimitero di Poggioreale, che in passato poteva essere considerato un luogo di interesse turistico per la presenza delle spoglie di personaggi illustri come Benedetto Croce, è ora caratterizzato da un degrado monumentale. Questa situazione non è nata con il crollo di due anni fa, ma è il risultato di un totale disinteresse da parte delle amministrazioni comunali degli ultimi vent’anni.
È triste constatare che il cimitero di Poggioreale, anziché essere un luogo di riposo e di memoria, sia diventato un simbolo di degrado e abbandono. È necessario che le autorità competenti prendano finalmente provvedimenti per ripristinare la dignità di questo luogo e dare degna sepoltura ai defunti che vi riposano. Solo così si potrà restituire a Poggioreale la sua importanza storica e culturale e far sì che diventi un luogo di visita per i turisti, come avviene per i cimiteri monumentali delle altre grandi città.