I carabinieri del comando provinciale di Napoli stanno seguendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 56 falsi invalidi. Sono accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato, contraffazione di sigilli, falsit‡ materiale e ideologica e distruzione di atti. Oggi 16 Maggio 2012. ANSA/CESARE ABBATE/

Torre Annunziata. Una rapina al giorno, l’appello dei commercianti: «Ora basta, più sicurezza»

È allarme criminalità a Torre Annunziata. Negli ultimi tempi, a farne le spese sono state le attività commerciali cittadine, con numerosi episodi di furti e rapine. Chi ancora resiste in una città che vede più negozi chiudere definitivamente rispetto a quelli che aprono, e in un contesto socio-economico di crisi profonda, si trova ad affrontare la morsa della criminalità che sta mettendo in ginocchio i commercianti. Non solo la criminalità organizzata che impone il pizzo, arrivando addirittura ad acquisire alcune attività commerciali, ma anche piccoli delinquenti che compiono furti e rapine, almeno tre tra dicembre e i primi giorni di gennaio. Questi episodi tengono in scacco Torre Annunziata e attenuano le speranze di coloro che ancora credono nella propria città e in un futuro migliore, di chi non si arrende e continua ad investire nel proprio territorio anziché andarsene, come hanno fatto in molti. Questi sono coloro che hanno scelto di guadagnarsi onestamente e legalmente quanto necessario per vivere, nonostante le false prospettive di guadagno facile proposte dalla criminalità influente presente.

L’ultima rapina è avvenuta domenica mattina intorno alle 5, quando Antonio Brindisi, proprietario di D’Anto Burger House, è stato aggredito da due persone che gli hanno rubato circa 1.500 €, frutto del suo duro lavoro. Prima di compiere la rapina, i malviventi lo hanno colpito alla testa con una pistola, a pochi passi da casa sua. Questo episodio sembra essere collegato ad eventi precedenti iniziati circa un anno fa. Brindisi, infatti, è stato oggetto di minacce, atti intimidatori e insulti da parte di un gruppo di ragazzi. Inizialmente sembravano essere episodi goliardici, con i ragazzi che passavano vicino al suo locale in auto deridendolo e insultandolo. La situazione è peggiorata quando Brindisi ha iniziato a ricevere chiamate anonime e centinaia di messaggi di odio e intimidazioni attraverso i social media. Questo è continuato fino ai primi giorni del nuovo anno, quando un grosso petardo è stato fatto esplodere a pochi metri da D’Anto Burger House, rischiando di ferire i presenti. In seguito a questo episodio, Brindisi ha denunciato l’accaduto alle autorità e sui social media, tramite un video. La denuncia non ha spaventato i criminali, che hanno continuato con le loro intimidazioni, rivendicando l’atto attraverso diversi account falsi, sia pubblicamente che privatamente.

Fortunatamente, di fronte a questi delinquenti che avvelenano Torre Annunziata dimostrando la loro ignoranza e stupidità, ci sono stati anche centinaia di messaggi di solidarietà nei confronti di Brindisi da parte di conoscenti, clienti e persone che hanno casualmente trovato il suo profilo e il suo video-denuncia. Ma Antonio Brindisi, come molti altri cittadini, non si è mai arreso nonostante gli episodi subiti. Brindisi fa parte di quella parte sana di Torre Annunziata che non ha nulla a che fare con i delinquenti che affondano la città, uccidendola lentamente dall’interno. Fa parte di quella parte di Torre Annunziata che ogni mattina si alza per andare a lavorare e quando torna a casa deve guardarsi intorno per paura di essere vittima della criminalità.

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