Torre Annunziata. Una rapina al giorno, l’appello dei commercianti: «Ora basta, più sicurezza»
È allarme criminalità a Torre Annunziata. Negli ultimi tempi, a farne le spese sono state le attività commerciali cittadine, con numerosi episodi di furti e rapine. Chi ancora resiste in una città che vede più negozi chiudere definitivamente rispetto a quelli che aprono, e in un contesto socio-economico di crisi profonda, si trova ad affrontare la morsa della criminalità che sta mettendo in ginocchio i commercianti. Non solo la criminalità organizzata che impone il pizzo, arrivando addirittura ad acquisire alcune attività commerciali, ma anche piccoli delinquenti che compiono furti e rapine, almeno tre tra dicembre e i primi giorni di gennaio. Questi episodi tengono in scacco Torre Annunziata e attenuano le speranze di coloro che ancora credono nella propria città e in un futuro migliore, di chi non si arrende e continua ad investire nel proprio territorio anziché andarsene, come hanno fatto in molti. Questi sono coloro che hanno scelto di guadagnarsi onestamente e legalmente quanto necessario per vivere, nonostante le false prospettive di guadagno facile proposte dalla criminalità influente presente.
L’ultima rapina è avvenuta domenica mattina intorno alle 5, quando Antonio Brindisi, proprietario di D’Anto Burger House, è stato aggredito da due persone che gli hanno rubato circa 1.500 €, frutto del suo duro lavoro. Prima di compiere la rapina, i malviventi lo hanno colpito alla testa con una pistola, a pochi passi da casa sua. Questo episodio sembra essere collegato ad eventi precedenti iniziati circa un anno fa. Brindisi, infatti, è stato oggetto di minacce, atti intimidatori e insulti da parte di un gruppo di ragazzi. Inizialmente sembravano essere episodi goliardici, con i ragazzi che passavano vicino al suo locale in auto deridendolo e insultandolo. La situazione è peggiorata quando Brindisi ha iniziato a ricevere chiamate anonime e centinaia di messaggi di odio e intimidazioni attraverso i social media. Questo è continuato fino ai primi giorni del nuovo anno, quando un grosso petardo è stato fatto esplodere a pochi metri da D’Anto Burger House, rischiando di ferire i presenti. In seguito a questo episodio, Brindisi ha denunciato l’accaduto alle autorità e sui social media, tramite un video. La denuncia non ha spaventato i criminali, che hanno continuato con le loro intimidazioni, rivendicando l’atto attraverso diversi account falsi, sia pubblicamente che privatamente.
Fortunatamente, di fronte a questi delinquenti che avvelenano Torre Annunziata dimostrando la loro ignoranza e stupidità, ci sono stati anche centinaia di messaggi di solidarietà nei confronti di Brindisi da parte di conoscenti, clienti e persone che hanno casualmente trovato il suo profilo e il suo video-denuncia. Ma Antonio Brindisi, come molti altri cittadini, non si è mai arreso nonostante gli episodi subiti. Brindisi fa parte di quella parte sana di Torre Annunziata che non ha nulla a che fare con i delinquenti che affondano la città, uccidendola lentamente dall’interno. Fa parte di quella parte di Torre Annunziata che ogni mattina si alza per andare a lavorare e quando torna a casa deve guardarsi intorno per paura di essere vittima della criminalità.