Il Gup del Tribunale di Benevento, Vincenzo Landolfi, ha prosciolto Nicola Boccalone, Matteo Sparandeo, Giancarlo Corsano e Fernando Capone dalle accuse di frode in pubbliche forniture e abuso in atti d’ufficio. Questi quattro dirigenti, che in passato hanno guidato Irpiniambiente e il Comune di Ariano, erano stati coinvolti in un’indagine riguardante la gestione dei rifiuti nel periodo tra il 2017 e il 2020.

Durante l’udienza preliminare, gli avvocati degli imputati hanno dimostrato l’assenza di prove a sostegno delle accuse mosse nei confronti dei loro assistiti. La sentenza del giudice ha confermato la legittimità degli atti adottati e la correttezza del comportamento dei pubblici amministratori, sottolineando che essi hanno sempre agito nell’interesse degli enti gestiti e a tutela degli interessi collettivi.

Le vicende contestate riguardavano presunte malversazioni ai danni del Comune di Ariano Irpino, ma alla luce della decisione del giudice, queste ipotesi risultano verosimilmente inesistenti. È importante sottolineare che la società Irpiniambiente e De Vizia Transfer, non coinvolta nel processo, continuano a svolgere le proprie attività legate alla gestione dei rifiuti nel territorio.

Questa sentenza rappresenta un importante punto di svolta per gli imputati, che sono stati completamente scagionati dalle accuse mosse nei loro confronti. Dimostra anche l’importanza di un processo equo e imparziale, in cui le prove vengono valutate attentamente prima di emettere una sentenza.

Ora si spera che questa decisione possa permettere di voltare pagina e concentrarsi sulla corretta gestione dei rifiuti ad Ariano Irpino, garantendo un servizio efficiente e rispettoso dell’ambiente. È fondamentale che le istituzioni e le aziende coinvolte lavorino insieme per trovare soluzioni sostenibili e durature per la gestione dei rifiuti, tutelando così l’interesse dei cittadini e dell’ambiente.

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