Il sindaco del comune di Angri, Cosimo Ferraioli, ha lanciato un appello sui social ai responsabili dell’aggressione al comandante della stazione dei carabinieri di Angri dopo la partita di serie D giocata domenica contro il Matera. La partita si è conclusa sull’1-1 e sono seguiti disordini, con lanci indiscriminati di petardi e pietre da parte dei tifosi dell’Angri verso il pullman del Matera e alcune auto dei tesserati. In questo contesto, il comandante dei carabinieri è stato aggredito da alcuni ultras dell’Angri.

La società dell’Angri ha smentito le accuse di aggressione e ha preso le distanze da ogni forma di violenza, esprimendo solidarietà al comandante dei carabinieri. Il sindaco Ferraioli ha definito l’aggressione come un fatto molto grave e ha dichiarato che ci saranno conseguenze per tutta la tifoseria angrese, in quanto il gruppo responsabile dell’aggressione è formato da tre tifosi dell’Angri.

Il sindaco invita gli aggressori a farsi avanti autonomamente per chiedere scusa e recuperare un’immagine negativa che ha coinvolto non solo la città, ma anche tutti i cittadini tifosi. Inoltre, sottolinea che la pena per questo reato è l’arresto, anche differito, e la detenzione a conclusione delle indagini in corso. Il comandante dei carabinieri rappresenta lo Stato e protegge la comunità, pertanto l’aggressione è un gesto gravissimo e inqualificabile.

Il sindaco conclude il suo post invitando gli aggressori a prendere le proprie responsabilità e a dissociarsi da questi atti criminali. Sottolinea che la città di Angri si dissocia da questi delinquenti e che sono certi che anche i veri tifosi angresi, quelli che amano il calcio e la città, si dissoceranno da questi atti, continuando a seguire certi valori.

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