Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE) sta denunciando una situazione di ingovernabilità nella Casa di reclusione di Carinola, nel Casertano. Secondo quanto riferito, i detenuti si sono opposti ripetutamente alle perquisizioni in cella da parte del personale di Polizia Penitenziaria, attaccandoli con bastoni, tavoli e bombolette a gas. Un detenuto con problemi psichiatrici si è rifiutato di rientrare in cella dopo la visita in infermeria, minacciando di morte i poliziotti. Altri detenuti hanno rifiutato di uscire dalla loro cella per la perquisizione, aggredendo verbalmente gli agenti. Solo con l’arrivo di rinforzi è stato possibile effettuare la perquisizione. Martedì mattina, i detenuti si sono accordati e hanno attaccato gli agenti con bastoni ricavati dai piedi del tavolo, minacciando di dare fuoco agli agenti e ferendoli. Il SAPPE denuncia l’assenza della direzione carceraria e la difficoltà nel trasferire i detenuti violenti. Secondo il sindacato, a Carinola è diventato impossibile effettuare una perquisizione e la direzione carceraria è totalmente assente. Inoltre, il personale di Polizia Penitenziaria è insufficiente in termini di numeri, con solo 70 unità in servizio al mattino, 15 al pomeriggio e 12 di notte. Il SAPPE chiede al Sottosegretario alla Giustizia Delmastro di recarsi personalmente nel carcere di Carinola per affrontare questa situazione di diffusa illegalità e adottare provvedimenti urgenti ed efficaci. Secondo il SAPPE, è necessaria la presenza dello Stato che non può tollerare questa diffusa impunità.

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