“Archiviato il procedimento contro il sindaco di Salerno per omissione di atti d’ufficio”
Il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta del pubblico ministero e ha archiviato il procedimento aperto nei confronti del sindaco di Salerno, Enzo Napoli, per omissione di atti d’ufficio riguardo alla mancata chiusura delle Fonderie Pisano. Secondo il giudice, gli elementi acquisiti nel corso delle indagini preliminari non consentono di formulare una ragionevole previsione di condanna.
L’accusa di omissione di atti d’ufficio era stata presentata a settembre 2021 dall’associazione Salute e vita, che aveva depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Salerno. Il leader del movimento, Lorenzo Forte, accusava il sindaco di un comportamento omissivo per non aver preso iniziative per contenere le emissioni nocive provenienti dalle Fonderie Pisano, in seguito alla pubblicazione dello studio Spes.
Nel corso delle indagini non sono emerse prove dell’effettiva ricezione da parte del sindaco delle diffide dell’associazione. Tuttavia, Napoli ha attivato un tavolo tecnico specificamente dedicato alle Fonderie Pisano, al quale hanno partecipato organi tecnici investiti della questione dell’inquinamento e del pericolo per la salute dei cittadini.
L’istituzione di questo tavolo tecnico dimostra l’attenzione e l’impegno del sindaco nei confronti della questione delle Pisano. Secondo il giudice, la partecipazione di Napoli a questo tavolo e l’istituzione stessa non consentirebbero di provare, in un eventuale dibattimento, la condotta di rifiuto di adottare atti di ufficio, elemento psicologico del reato.
La richiesta di archiviazione ha accolto anche le memorie difensive presentate da Enzo Napoli e le motivazioni delle sentenze del Tar e del Consiglio di Stato riguardanti l’Autorizzazione integrata ambientale ottenuta dalle Fonderie Pisano.
Questa non è la prima volta che il sindaco di Salerno viene coinvolto in una questione simile riguardo alle Fonderie Pisano. Già in passato era stato oggetto di una richiesta di archiviazione per la possibilità di chiudere lo stabilimento a fronte di denunce di presunte immissioni nocive.
Tuttavia, questa volta la richiesta di archiviazione è arrivata dopo due anni, probabilmente a causa dei risultati dello studio Spes e della perizia richiesta dal gip Scermino nell’inchiesta sul possibile nesso causale tra le emissioni delle Pisano e le malattie tumorali nella Valle dell’Irno.
In conclusione, il procedimento contro il sindaco di Salerno è stato archiviato in quanto gli elementi acquisiti durante le indagini preliminari non permettono di formulare una previsione di condanna. Il tavolo tecnico istituito dal sindaco ha dimostrato il suo impegno nella questione delle Fonderie Pisano.