Condannata per stalking una donna di 50 anni di San Mango Piemonte. La donna, identificata con le iniziali M.D.M., si era innamorata di un uomo sposato e padre di due figli, ma nonostante le sue avances, lui non ricambiava i suoi sentimenti. Questo non ha fermato la donna, che ha iniziato a perseguitare l’uomo per circa un anno. I fatti sono giunti all’attenzione delle autorità e M.D.M. è stata condannata a dieci mesi di reclusione.
Questa vicenda è un altro esempio di stalking che finisce in tribunale, ma questa volta è una donna ad essere il carnefice. Questo dimostra che sempre più uomini si dichiarano vittime di stalking da parte delle donne, costringendoli a cambiare le loro abitudini e persino a spostarsi di città. Nonostante non ci siano ancora statistiche ufficiali, è chiaro che il fenomeno colpisce entrambi i sessi.
La vicenda si è svolta tra marzo 2019 e marzo dell’anno successivo, quando l’uomo ha deciso di denunciare la donna stufa delle sue continue vessazioni. La donna è arrivata persino ad accusare l’uomo di violenza fisica e sessuale, presentando false denunce alla polizia. Il fascicolo, affidato alla sostituto procuratore Maria Chiara Minerva, racconta una storia classica di stalking, con telefonate, messaggi a sfondo sessuale, minacce e pedinamenti. La donna si presentava nei luoghi frequentati dall’uomo, come il suo posto di lavoro, la palestra e persino la sua abitazione. Per l’uomo, uscire di casa era diventato un incubo.
La donna è stata condannata per stalking, poiché le sue condotte hanno costretto l’uomo a modificare il suo stile di vita, vivendo in uno stato di ansia e timore costante per la sua incolumità e quella della sua famiglia. La sentenza è stata emessa ieri dal giudice monocratico dottore Rossini, che ha comminato una pena leggermente inferiore a quella richiesta dal pubblico ministero.
Questa vicenda dimostra che il fenomeno dello stalking non fa distinzione di genere e che è importante combatterlo e sensibilizzare l’opinione pubblica su questo grave reato.