NAPOLI. Svolta nelle indagini sull’omicidio di Pasquale Sesso al Pallonetto di Santa Lucia. Gennaro Belaeff, presunto membro del clan Elia, è stato formalmente accusato di essere stato l’esecutore materiale del delitto. Il 28enne, già detenuto per armi, è stato raggiunto da un decreto di fermo emesso dalla Procura antimafia e l’arresto è stato convalidato. Secondo la Squadra mobile di Napoli, Belaeff è l’autore dell’omicidio di Pasquale Sesso e del tentato omicidio del fratello Luigi. La Dda ritiene che il presunto sicario sia legato al clan Elia e abbia commesso i due attacchi nel contesto dello scontro armato con il gruppo malavitoso dei fratelli Sesso. Pasquale è stato colpito lo scorso luglio a Pizzofalcone, in via Solitaria, e ha perso la vita a causa di una grave emorragia. Pochi minuti prima, Belaeff avrebbe tentato di uccidere Luigi Sesso. Secondo gli investigatori, il gruppo Sesso sta guadagnando terreno nel racket dello spaccio nel Pallonetto di Santa Lucia, dopo l’azione di repressione del clan Elia negli ultimi anni. L’obiettivo delle organizzazioni criminali della zona è il controllo del mercato della droga, ancora molto attivo e redditizio. Nella notte del 6 luglio, poco dopo l’omicidio, Belaeff ha cercato invano di fuggire sui tetti alla vista della polizia e è stato arrestato per il possesso di un’arma da fuoco. Era stato bloccato dai poliziotti della Squadra mobile e del commissariato San Ferdinando. Belaeff era già noto alle forze dell’ordine e agli investigatori che si occupano del Pallonetto di Santa Lucia, dove vive. In passato, era stato considerato vicino al clan Elia e nel 2017 era stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta che aveva colpito duramente l’organizzazione. Tuttavia, almeno fino all’omicidio Sesso, non era mai stato accusato di violenza. L’arresto di Gennaro Belaeff è avvenuto in seguito all’omicidio di Pasquale Sesso, avvenuto nelle vicinanze dell’abitazione dell’arrestato. Gli investigatori sono ancora al lavoro per stabilire se Belaeff abbia avuto un complice.

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