Le condizioni delle carceri in Campania sono allarmanti a causa del sovraffollamento e della carenza di personale della Polizia Penitenziaria. Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria denuncia questa situazione preoccupante. Secondo Tiziana Guacci, segretaria regionale per la Campania del sindacato, c’è una crescita insostenibile della popolazione detenuta che mette a dura prova il personale penitenziario, che è già sottorganico. Ad esempio, nella Casa Circondariale di Avellino sono stati trasferiti molti detenuti provenienti da altri istituti campani, portando il numero totale di detenuti a circa 600, nonostante la capienza regolamentare sia di 507 detenuti. Questo ha creato difficoltà nel reperire letti e materassi. Inoltre, la mancanza di una sezione di isolamento e una sezione fatiscente ha ripercussioni negative sulla sicurezza interna del carcere.

Il SAPPE denuncia che questa situazione si verifica in tutti gli istituti penitenziari a causa del sovraffollamento e della promiscuità dei detenuti, nonché dell’assenza di sezioni di isolamento. Anche nella Casa Circondariale di Salerno si riscontrano le stesse problematiche. Attualmente, a Fuorni, ci sono circa 530 detenuti, di cui 240 hanno una posizione giuridica definitiva, nonostante la capienza regolamentare sia di 395 detenuti. Anche nel carcere di Napoli Poggioreale, il più affollato d’Europa, il personale deve gestire una media di 2100 detenuti, di cui circa 911 hanno una posizione giuridica definitiva, nonostante la capienza regolamentare sia di 1571 posti.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, denuncia che questa situazione paradossale si verifica anche nelle carceri di Santa Maria Capua Vetere, Carinola, Ariano e negli altri istituti del distretto. Il personale penitenziario è esausto e deve svolgere molte ore di lavoro straordinario, con conseguenze negative sull’ordine e la sicurezza delle carceri e sul benessere psico-fisico degli agenti. È necessario che il governo prenda provvedimenti concreti e immediati.

Pertanto, il SAPPE chiede al governo Meloni, che ha già adottato importanti provvedimenti nel settore penitenziario, di dotare il personale del taser per difendersi dai detenuti violenti e delle bodycam, e di attuare riforme strutturali urgenti, come l’espulsione dei detenuti stranieri, la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e la previsione che i tossicodipendenti scontino la pena in comunità. Inoltre, è fondamentale potenziare l’organico della Polizia Penitenziaria.

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