La Guardia di Finanza di Salerno ha recentemente utilizzato droni e fonti aperte come Google Maps e Google Earth per individuare e sequestrare due aree destinate a deposito giudiziale trasformate illegalmente in discariche a cielo aperto. Questa operazione è stata condotta a Scafati, sotto il cavalcavia della strada statale 268.

In collaborazione con l’Arpac e la Polizia Locale, le fiamme gialle di Scafati hanno sequestrato complessivamente 4mila metri quadrati di terreno, su cui erano presenti anche veicoli sequestrati destinati alla demolizione. Gli inquirenti hanno denunciato il presunto responsabile alla Procura di Nocera Inferiore, contestandogli l’illegale gestione dei veicoli fuori uso e dei rifiuti ad essi correlati, l’invasione di terreni pubblici e privati, l’abbandono di rifiuti e l’attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

I ricercatori hanno ritenuto che la presenza di una quantità così elevata di rifiuti, pari a 600 tonnellate, rappresentasse un grave rischio ambientale, soprattutto considerando che il terreno non era impermeabilizzato. Per limitare la contaminazione delle aree sequestrate, sono stati disposti ed eseguiti interventi appropriati.

Questa operazione dimostra come l’utilizzo dei droni e delle fonti aperte possa essere un valido strumento per le forze dell’ordine nella lotta contro il crimine ambientale. Grazie a queste tecnologie, è possibile individuare e intervenire in modo tempestivo su situazioni che mettono a rischio l’ambiente e la salute pubblica.

È fondamentale continuare a investire in tecnologie innovative e a potenziare le competenze degli operatori delle forze dell’ordine, al fine di contrastare efficacemente il fenomeno delle discariche abusive e tutelare il nostro territorio. Solo attraverso una collaborazione sinergica tra le istituzioni e l’utilizzo delle risorse tecnologiche a disposizione potremo garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.

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