Perizia psichiatrica in carcere per Paolo Scarano, 35enne di Casal di Principe, killer reo confesso dell’omicidio di Paolo Menditto, 56enne assassinato con 19 coltellate nel suo appartamento al primo piano di una delle palazzine popolari del rione “Unrra Casas” di via Filippo Saporito ad Aversa nella notte tra il 27 ed il 28 settembre 2023.

I legali dell’omicida, gli avvocati Giuseppe Cipullo e Natalina Mastellone, hanno nominato un consulente tecnico affinchè accerti la ‘salute’ mentale del loro assistito. Si tratta dello psichiatra Raffaele Sperandeo a cui è affidato il compito di accertare la capacità di intendere e di volere di Scarano al momento dell’efferato delitto nonché eventualmente quella di stare in giudizio. Il gip Ilaria Giuliano del tribunale di Napoli Nord ha accolto la richiesta dei legali. Gli accertamenti peritali verranno svolti dal consulente tecnico presso il carcere militare di Santa Maria Capua Vetere dove il killer è attualmente recluso.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’efferato delitto si sarebbe consumato verso le 3 di notte all’interno dell’appartamento al primo piano del lotto secondo della palazzina popolare dove si era diretto Paolo Scarano armato di coltello con il proposito di allontanare il rivale dalla sua compagna, nonostante fosse a conoscenza del tradimento di costei avvenuto poche ore prima nella serata del 27 settembre. Non appena il killer è entrato nell’abitazione ha iniziato a discutere animatamente con Menditto. In pochi secondi ha estratto il coltello che aveva con sé ed ha iniziato a colpirlo, più volte in preda alla gelosia, accecante.

Si è fermato solo quando Paolo Menditto grondante di sangue guardandolo negli occhi gli avrebbe detto: ”Che fai, mi stai uccidendo? Per lei? E ne vale la pena”. A tali parole il killer, secondo quanto raccontato al gip normanno in sede di convalida del fermo, si è fermato dirigendosi verso la porta d’ingresso dell’abitazione della vittima per poi richiuderla alle sue spalle. Solo l’indomani ( 28 settembre) Scarano ha ammesso di aver appreso la notizia della morte del suo rivale in amore ed in preda al panico ha contattato i familiari per raccontare il suo folle gesto. I familiari hanno cercato di convincerlo a costituirsi. Nel frattempo la mattina del 27 settembre la sorella della vittima non avendo notizie del fratello ha allertato il 115. La squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Aversa intervenuti sul posto hanno forzato la porta d’ingresso per accedere nell’appartamento ed hanno rinvenuto il corpo del 55enne riverso a terra, a faccia giù, in una pozza di sangue. All’accesso dei sanitari del 118 la scoperta: Paolo Menditto era martoriato da numerose coltellate. I medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

Dall’esame esterno del medico legale sulla salma è emerso che il 55enne è stato raggiunto da 19 coltellate (15 anteriori e 4 posteriori) perlopiù concentrate all’addome e al torace oltre che agli arti superiori, presumibilmente in segno di difesa. L’arma ha una lama superiore ai 12 centimetri di lunghezza e larga 3 centimetri. Il killer ha ammesso di essersene disfatto poco dopo aver commesso il delitto. L’arma del delitto non è stata ancora trovata. Le indagini degli agenti del locale commissariato e della squadra mobile della Questura di Caserta hanno consentito di individuare il killer e di ricostruire la torbida storia sentimentale come sfondo dell’omicidio. Paolo Scarano è stato raggiunto è stato rintracciato presso la stazione ferroviaria di Aversa, da cui era intenzionato a darsi alla fuga all’estero. Condotto in commissariato avrebbe confermato il movente dell’omicidio.

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