Resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, assolto 50enne di Avellino. Un uomo di 50 anni è stato recentemente assolto dalle accuse di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. L’uomo era difeso dall’avvocato Angelo Polcaro ed era stato accusato di minacciare un carabiniere e di oltraggiare due agenti di polizia al fine di ostacolare un’azione di servizio per il mantenimento dell’ordine pubblico. Tali comportamenti si sono verificati quando le forze dell’ordine sono intervenute a seguito di una chiamata effettuata dalla sua ex compagna.

L’uomo era soggetto a diverse misure cautelari, come il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e l’allontanamento dalla casa familiare. Queste misure erano state disposte dal Gip del Tribunale di Avellino e l’uomo le aveva violare più volte, spingendo la sua ex compagna a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Durante uno di questi episodi, il 50enne, che aveva anche precedenti giudiziari, ha manifestato la sua insofferenza nei confronti delle forze dell’ordine, arrivando a minacciare e offendere la sua ex compagna. Quando i carabinieri sono intervenuti per riportare la calma, l’uomo non ha esitato a minacciare uno dei militari dicendo: “Togliti la divisa che ti faccio vedere io”. In seguito, quando è arrivata sul posto una volante della polizia, l’uomo ha mostrato la sua intolleranza anche verso due agenti, insultandoli con epiteti irripetibili.

Per evitare l’identificazione e l’arresto, l’uomo è fuggito facendo perdere le sue tracce. I carabinieri e la polizia hanno quindi avviato immediatamente un’indagine congiunta, redigendo due annotazioni di servizio sull’accaduto e denunciando l’uomo all’autorità giudiziaria per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, aggravati dalla recidiva specifica.

Ora, il processo si è concluso con l’assoluzione completa dell’imputato, difeso dall’avvocato Angelo Polcaro. La sentenza di assoluzione è stata emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Avellino, Lorenzo Corona, che ha accolto pienamente le richieste dell’avvocato Angelo Polcaro, ritenendo che non vi fossero elementi di reato a carico dell’uomo. Il pubblico ministero aveva invece chiesto una condanna a un anno di reclusione.

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