Susy Malafronte Strade colabrodo, stop ai lavori di rattoppi: 3 milioni e 800 mila euro per i lavori di restyling di via Lepanto, via Crapolla I e via Crapolla II. Siglato il contratto di appalto per la riqualificazione di tutto il tratto di via Lepanto (e delle due traverse di via Crapolla) che partirà dall’uscita autostradale di Pompei-Est, al confine con Scafati, e procederà, in maniera progressiva, fino a piazza Bartolo Longo. «Un’opera necessaria - spiega il sindaco Carmine Lo Sapio - viste le condizioni del manto stradale, causa di notevoli disagi alla circolazione e seri problemi di allagamento in occasione di forti piogge. Essendo tali assi viari strade di collegamento tra i comuni del vesuviano, risultano cruciali anche per la gestione del traffico e il decongestionamento del centro cittadino, in particolare durante le ricorrenze religiose quando si registra un incremento del flusso dei pellegrini e degli autobus turistici verso piazza Bartolo Longo». Oltre al rifacimento dell'asfalto verranno riqualificati i marciapiedi, le aree di sosta, la segnaletica orizzontale e verticale e verranno eliminate le barriere architettoniche.  L'amministrazione lancia un appello ai cittadini affinché possano pazientare per i disagi legati alla durata dei lavori. «Anche se all’inizio dei lavori e nel breve termine i cittadini dovranno fronteggiare qualche disagio - afferma l'assessore ai Lavori Pubblici, Raffaella Di Martino - sul lungo termine potranno tutti godere di una viabilità nettamente migliore con effetti positivi sia per i cittadini che per le attività produttive.  Si tratta di un’opera importante per cui sento di dover ringraziare il presidente del Consiglio, Giuseppe La Marca, il cui ruolo di intermediazione con la Regione Campania per intercettare fondi necessari è stata fondamentale». In arrivo finanziamenti anche per le strade periferiche di competenza della città Metropolitana. Gli assessori Raffaella Di Martino e Ciro Cascone, assieme all’assessore metropolitano ai Lavori Pubblici, Raffaele Cacciapuoti hanno effettuato un sopralluogo lungo le strade di competenza provinciale per verificarne le condizioni e programmare gli interventi necessari alla loro messa in sicurezza. Due le strade di competenza della città metropolitana che attraversano la città di Pompei: via Carrara e via Grotta. Diverse le criticità riscontrate a cui porre rimedio con lavori che inizieranno già prima di Natale. Al termine del sopralluogo – a cui hanno preso parte anche i consiglieri Sabrina D’Amora e Stefano de Martino – è stato stabilito di procedere con il rifacimento del manto stradale e la relativa messa in sicurezza delle due arterie.

Sequestrato noto ristorante a Pompei per violazione dei provvedimenti dell’autorità

Il personale della Polizia di Stato, supportato dagli agenti del comando di Polizia Municipale locale, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata nei confronti di un noto ristorante situato nella centrale via Roma a Pompei. Questo locale si trova a breve distanza dal santuario della Beata Vergine del Rosario e a poche decine di metri dall’ingresso del Parco Archeologico di Porta Anfiteatro.

Il provvedimento di sequestro è stato adottato in seguito a un’indagine che ha accertato che l’attività di ristorazione continuava ad essere svolta nonostante fosse gravata da un provvedimento del Comune di Pompei. Questo provvedimento, motivato da ragioni igienico-sanitarie, aveva revocato l’autorizzazione all’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande, con conseguente chiusura del ristorante. L’indagata ha continuato ad esercitare l’attività di ristorazione in violazione di questo provvedimento e senza possedere il titolo autorizzativo necessario.

Sussistono quindi validi motivi per ritenere che la libera disponibilità del ristorante possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato e agevolare la sua ripetizione. Il reato contestato è quello previsto e punito dall’articolo 650 del codice penale, che riguarda l’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, dato che l’indagata ha ripetutamente disatteso l’ordine impartito dal Comune di Pompei.

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