Sessa, testimone di Gaza: «Sotto i missili a un passo dall’inferno»

Il salernitano Rosario Sessa, operatore tecnico subacqueo di infrastrutture marittime subacquee, si è trovato nel bel mezzo degli attacchi a Gaza lo scorso ottobre. Lavorando per una ditta italiana al confine con la Striscia, Sessa ha vissuto momenti di paura e terrore.

Sessa era a Gaza per la realizzazione di un’importante infrastruttura per conto di una ditta italiana. Inizialmente, non aveva avuto sentore di una situazione così drammatica. Lavorando con ingegneri israeliani, nessuno di loro aveva idea di cosa stesse accadendo. Tuttavia, un giorno sono stati colpiti da una pioggia di migliaia di missili provenienti da Gaza. Successivamente, gli ingegneri israeliani hanno mandato loro dei video che mostravano i palazzi bombardati che non erano stati intercettati dallo scudo di ferro. Uno di loro ha persino perso la madre durante gli attacchi.

Sessa e il suo equipaggio non solo hanno sentito i missili, ma li hanno anche visti sparati da Gaza verso il confine con Israele. La nave su cui si trovavano tremava, e il pensiero di scappare era l’unico che occupava la mente di Sessa.

La guerra in corso continua a insanguinare quei territori e le tensioni sul Mar Rosso rischiano di dilagare. Nonostante tutto, Sessa è riuscito a sopravvivere a quella terribile esperienza, ma il ricordo di quei momenti di paura e distruzione rimarrà per sempre con lui.

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