Francesco Diana, imprenditore di San Cipriano d’Aversa, è stato condannato a un anno e due mesi di reclusione dal giudice Rosaria Dello Stritto. L’accusa era di detenzione di arma clandestina, detenzione illegale di armi comuni da sparo, ricettazione e detenzione abusiva di munizioni. L’arresto di Diana risale al 14 febbraio 2023, quando la polizia ha trovato armi e munizioni presso la sua azienda di allevamento di bufali a San Tammaro.
Durante una perquisizione accurata all’interno dell’azienda, la polizia ha trovato nel cassetto dell’ufficio due munizioni di calibro diverso. Nel capannone adiacente sono state trovate un revolver corroso e un fucile a canne mozze, rubato da un appartamento e denunciato ai carabinieri nel novembre 2019.
In una borsa blu del supermercato, appoggiata alla tettoia dello stabile che ospitava la stalla e altre stanze su due livelli, sono state trovate pistole, munizioni e cartucce di diverso calibro. Una delle pistole aveva la matricola abrasa, rendendola clandestina.
L’accusa aveva richiesto una condanna a 3 anni e 9 mesi di reclusione, ma il giudice ha deciso per una pena inferiore. Francesco Diana è stato difeso dagli avvocati Ferdinando Letizia e Enzo Domenico Spina.
Questa condanna rappresenta un caso di detenzione illegale di armi e munizioni, un reato grave che mette a rischio la sicurezza pubblica. È importante che le forze dell’ordine siano in grado di individuare e perseguire chiunque si renda colpevole di tali reati, al fine di garantire la tranquillità e la sicurezza della comunità.