Torna libero Paolo Ruscigno, finito ai domiciliari in seguito all’inchiesta della Procura di Napoli Nord sui furbetti del cartellino al comune di Aversa.

Il gip Caterina Anna Arpino ha revocato la misura cautelare nei confronti del tecnico, oggi in pensione, accogliendo l’istanza del difensore, l’avvocato Maurizio Abbate, presentata all’esito dell’interrogatorio di garanzia. Per il magistrato non sussisterebbero più le esigenze cautelari in quanto Ruscigno non è più in servizio e quindi non potrebbe reiterare il reato o inquinare le prove. Sarà poi il processo a valutare eventuali profili di responsabilità a carico dell’ex dipendente comunale.

Resta ancora al vaglio del giudice, invece, la posizione degli altri 12 indagati colpiti dal divieto di dimora ad Aversa, che pure hanno respinto le accuse in sede di interrogatorio.

L’indagine della guardia di finanza è partita proprio da Ruscigno. Le fiamme gialle hanno monitorato il dipendente verificando gli ingressi in ritardo con l’alterazione delle presenze che sarebbe avvenuta con l’inserimento di ‘permessi causalizzati’. In pratica, secondo gli investigatori, Ruscigno avrebbe giustificato l’ingresso in ritardo inserendo il ‘codice 2’ sul marcatempo, per un presunto servizio esterno, e risultando così in servizio già dalle 8. Circostanza ritenuta non vera dagli inquirenti.

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