NAPOLI. L’allarme sulla sicurezza nella città di Napoli è stato confermato dopo l’agguato a un 18enne avvenuto il 19 gennaio a corso Lucci, in cui sono stati sparati circa ottanta colpi dai killer, che hanno anche ferito una donna per errore. Questo episodio ha portato Napoli in cima alle priorità del tavolo aperto al Viminale sulla sicurezza nelle grandi città. Il ministro Matteo Piantedosi ha quindi deciso di inviare 165 unità di polizia in più e 68 carabinieri per garantire maggiore sicurezza nel territorio urbano e nell’area metropolitana.
Dopo il rafforzamento numerico di agenti e carabinieri, il piano del ministero dell’Interno per contrastare raid e aggressioni prevede anche nuove modalità operative d’impiego degli uomini. L’obiettivo è ottimizzare al massimo il controllo del territorio, e per questo è stato deciso un diverso modo di operare per garantire maggiore sicurezza intorno alla stazione di piazza Garibaldi e nelle zone limitrofe, che spesso diventano terra di nessuno, soprattutto nelle ore serali e notturne.
Il sindaco di Napoli ha parlato apertamente di un “cambio della modalità operativa”, spiegando che sono state presentate proposte per migliorare la sicurezza nelle aree intorno alle stazioni, non solo all’interno.
Oltre alla polizia e ai carabinieri, anche i militari del contingente ordinario dell’operazione Strade sicure sono stati incrementati di 45 unità, portando la forza complessiva disponibile a 658 unità. Nel 2024 a Napoli saranno impegnati 116 militari per garantire maggiore sicurezza nello scalo ferroviario.
Si è discusso anche di una nuova modalità organizzativa che prevede “pattugliamenti a piedi utilizzando un sistema interforze che consenta di ottimizzare le risorse”. Questo dispositivo prevede anche l’impiego dei militari, che non saranno più fermi ma in movimento, e l’integrazione con le azioni fatte nelle zone più lontane dalla stazione.
Il sindaco ha sottolineato che è stato verificato che intervenendo intensivamente sulle stazioni, si sono registrati spostamenti di situazioni di precarietà nelle zone contigue, soprattutto nei dintorni di piazza Garibaldi. Quindi ora ci sarà un lavoro integrato sul territorio, con più uomini e con una modalità operativa diversa, sette giorni su sette fino alle ore 24.
L’allarme sulla criminalità urbana sempre più aggressiva non riguarda solo Napoli, come testimoniano la presenza al Viminale dei sindaci di Roma e Milano. I problemi sono simili in tutte le grandi città, da Nord a Sud.
Il ministro Piantedosi ha dichiarato di aver condiviso l’apprezzamento per il miglioramento delle condizioni di sicurezza nelle stazioni delle tre città metropolitane e di aver deciso di estendere i dispositivi di controllo anche alle aree esterne degli scali ferroviari, con il contributo dei militari assegnati con l’ultima manovra di bilancio e del personale della Polizia ferroviaria.
Infine, il ministro ha sottolineato l’importanza dei fondi stanziati per la sicurezza urbana, che nel 2023 ammontano a oltre 13,5 milioni di euro, con un incremento di circa 3,8 milioni rispetto alle somme inizialmente stanziate.

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