Gli arresti domiciliari per l’imprenditore edile Salvatore Langellotto sono stati emessi dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Torre Annunziata, Napoli. Langellotto, già condannato per associazione con il clan Esposito, è sospettato di aver picchiato Claudio D’Esposito, presidente del WWF Terre del Tirreno, lo scorso anno a Sant’Agnello.

Questo provvedimento è stato richiesto dalla Procura e autorizzato dal gip del tribunale oplontino. Oltre all’aggressione, Langellotto avrebbe anche minacciato D’Esposito e il giornalista Vincenzo Iurillo del Fatto Quotidiano durante un servizio trasmesso dal programma Le Iene. Le minacce erano legate a un articolo scritto da Iurillo sulla strana benedizione dei veicoli dell’azienda di Langellotto in una chiesa del piccolo centro della Penisola Sorrentina.

Langellotto, con precedenti per camorra, avrebbe aggredito D’Esposito a causa di vecchi dissapori legati alle numerose denunce presentate dal presidente del WWF per la protezione dell’ambiente e del paesaggio della Penisola Sorrentina. Secondo l’accusa, queste denunce avrebbero danneggiato gli interessi imprenditoriali di Langellotto nel settore edile.

Il Procuratore Nunzio Fragliasso ha definito l’aggressione “brutale ed incivile”. Dopo le formalità di rito, Langellotto è stato messo agli arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio di garanzia. La vicenda dimostra ancora una volta la complessità delle dinamiche criminali che si intrecciano con gli interessi imprenditoriali nel territorio.

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