La struttura carceraria di Benevento presenta una grave mancanza di articolazione psichiatrica. Questo è emerso durante un incontro tra i Garanti delle persone private della libertà personale della Campania, tenutosi oggi presso l’Ufficio del Garante campano Samuele Ciambriello. All’incontro erano presenti anche il Garante di Napoli Tonino Palmese e il Garante di Avellino Carlo Mele, con l’obiettivo di affrontare l’emergenza carceri nella regione e discutere dei problemi degli istituti di pena e dell’area penale esterna, provincia per provincia.
Dalla riunione è emerso un documento che evidenzia le principali criticità del sistema penitenziario. Si parla di troppe speranze deluse in carcere, con otto piaghe che rischiano di distruggere il sistema: suicidi, sovraffollamento, malasanità, organici ridotti, mancanza di figure sociosanitarie come medici, infermieri, psicologi, psichiatri, educatori e assistenti sociali, strutture in pessime condizioni e processi infiniti con custodia cautelare. Inoltre, si sottolinea la mancanza di misure alternative al carcere anche per chi deve scontare meno di 2 anni.
Il documento approvato durante l’incontro sottolinea la necessità di potenziare l’organico delle carceri e dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna (UEPE). I Garanti si sono impegnati ad organizzare incontri su scala provinciale, invitando i direttori delle carceri, le aree educative, i dirigenti sanitari, i magistrati di sorveglianza, i cappellani, i volontari e i rappresentanti del terzo settore.
Durante la discussione sulla questione dei suicidi, il Garante Ciambriello ha fornito dati allarmanti relativi all’anno 2023: 156 tentativi di suicidio, 17 educatori mancanti, e 2 articolazioni psichiatriche non funzionanti a Sant’Angelo dei Lombardi e Benevento. Inoltre, a livello regionale mancano ben 480 agenti di Polizia penitenziaria.
Questa situazione evidenzia la grave carenza di risorse sia umane che strutturali nel sistema penitenziario campano. È necessario intervenire al più presto per garantire una corretta assistenza agli detenuti e migliorare le condizioni delle carceri. Solo così si potrà garantire un sistema penitenziario più umano ed efficace.