Nel corso delle indagini condotte dalla Digos della Questura di Roma sul saluto romano durante la commemorazione dei due giovani del Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, uccisi il sette gennaio 1978 a via Acca Larenzia, sono state individuate diverse persone provenienti da diverse città italiane.

Tra i manifestanti identificati ci sono anche individui provenienti da Avellino, Caserta, Napoli e Forlì. Questi soggetti, insieme ad altri già indagati, sono stati denunciati e segnalati all’autorità giudiziaria. Al momento, sono stati identificati e segnalati in tutto diciannove persone, ma le indagini sono ancora in corso grazie alla collaborazione delle altre Questure italiane.

È importante sottolineare che il saluto romano è un gesto che richiama il regime fascista e che è vietato dalla legge italiana. La commemorazione dei due giovani del Fronte della Gioventù, organizzazione di estrema destra, ha suscitato non solo indignazione ma anche l’attenzione delle autorità competenti che stanno lavorando per individuare e punire i responsabili di questo gesto.

La collaborazione tra le Questure italiane è fondamentale per portare avanti le indagini e garantire che simili episodi non si ripetano. È importante che ogni cittadino si senta al sicuro e protetto e che si rispettino i valori democratici della nostra società.

Le autorità giudiziarie stanno valutando le prove raccolte e saranno loro a decidere le eventuali conseguenze legali per coloro che hanno compiuto il saluto romano durante la commemorazione dei due giovani del Fronte della Gioventù.

La lotta contro il fascismo e ogni forma di estremismo è un impegno che deve coinvolgere tutta la società. È necessario rimanere vigili e denunciare ogni forma di discriminazione e violenza, affinché si possa vivere in un paese libero e democratico.

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