La criminalità minorile nel distretto della Corte d’Appello di Salerno rappresenta una situazione allarmante, come riportato dalla Procura durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario. I ragazzi sono sempre più violenti e spesso agiscono con armi in pugno, anche nelle zone della movida e senza preoccuparsi dei sistemi di videosorveglianza presenti in città. Queste condotte violente sono spesso motivate da fini estorsivi.

I dati presentati dalla procuratrice per i minori di Salerno, Patrizia Imperato, sono preoccupanti. Si registra un aumento dei ragazzi al di sotto dei 18 anni che abbandonano gli studi e un incremento degli episodi di violenza. Ciò che emerge dalla relazione del capo della Procura del Tribunale per i minorenni è che la criminalità minorile nel distretto di Salerno presenta caratteristiche particolari.

I ragazzi salernitani sono molto aggressivi e questa aggressività non è tanto causata da disagio sociale ed economico, ma da un disagio esistenziale. Litigare, aggredire e offendere sembrano essere condotte normali per i giovani salernitani, volte all’affermazione della propria personalità.

In questo contesto, il sostituto procuratore Taddeo afferma che la lotta alla dispersione scolastica rimane la principale battaglia da combattere. Negli ultimi tempi, questo fenomeno ha registrato un aumento: su un totale di 90mila alunni iscritti alla scuola dell’obbligo, sono state segnalate circa 400 situazioni di inadempienza rispetto alle 127 dell’anno precedente.

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