AVERSA – Sono soggetti già conosciuti dalle autorità per reati legati a furti in attività commerciali e abitazioni i tre su quattro soggetti, di età compresa tra i 23 e i 48 anni, arrestati questa mattina a seguito di un’indagine condotta dalla Compagnia dei Carabinieri di Aversa. Nell’ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Aversa Napoli Nord vengono descritte tutte le operazioni, i cosiddetti furti con scasso ai danni di uffici postali, farmacie, gioiellerie, supermercati e non solo nell’area di Caserta.
Dal mese di agosto del 2023 fino a poche settimane fa, sotto la guida della Procura di Aversa, la banda avrebbe commesso ben 18 colpi. Sei mesi, quindi, di piena attività per il gruppo.
Al momento non è chiaro chi sia il quarto membro della banda, definito nel comunicato come cittadino italiano. Gli altri tre, di etnia rom ma con cittadinanza italiana, sono soggetti già noti alle forze dell’ordine, come detto in precedenza.
Si tratta di individui appartenenti a una comunità che vive in una zona ad alto disagio sociale, situata tra l’area industriale di Teverola e quella di Caivano-Pascarola. Tre dei quattro criminali arrestati questa mattina sarebbero partiti da lì, rappresentati legalmente in questa occasione dall’avvocato Marco Monica di Aversa.
Inoltre, uno dei tre è imputato nel processo per il furto che ha portato all’omicidio di un quindicenne rapinatore nel maggio 2012 a San Marcellino. Il blitz avvenne nel bar pasticceria Blue Moon e il proprietario del locale, sentendo l’allarme e scendendo nel bar, li avrebbe incrociati e sparato con una pistola legalmente posseduta. Il proprietario del locale, Raffaele Villano, fu poi condannato per la morte del ragazzo di quindici anni.
Ed è proprio oggi che uno degli arrestati avrebbe dovuto comparire in tribunale per il processo relativo al furto avvenuto nel bar, nel quale è imputato. L’udienza, ovviamente, è stata rinviata a seguito dell’ordine di custodia cautelare.