La violenza nelle strade di Napoli sembra non conoscere limiti, come dimostra l’ultimo episodio accaduto in via Crispi. Un cliente di un noto locale è stato respinto dal servizio di sicurezza e, per vendetta, ha deciso di compiere un gesto folle: si è messo al volante della propria auto e si è schiantato contro l’ingresso del locale ad alta velocità. Nel tragico incidente, uno dei buttafuori è stato travolto e ha riportato la frattura della gamba destra. Attualmente si trova ricoverato all’ospedale Cardarelli dopo un delicato intervento chirurgico. La Polizia è riuscita a rintracciare l’autore del gesto a Fuorigrotta.

Il deputato Francesco Emilio Borrelli e il consigliere di Europa Verde della I Municipalità Lorenzo Pascucci hanno commentato l’accaduto, definendo la movida dei criminali come un fenomeno che deve essere fermato. Il locale Ambasciatori, situato in via Crispi, è un punto di ritrovo per numerosi giovani del quartiere Chiaia e non solo. Le immagini diffuse sul web mostrano l’auto che si schianta contro l’ingresso del locale a forte velocità, investendo in pieno il buttafuori che viene scaraventato nell’atrio. L’uomo è attualmente ricoverato per una ferita alla gamba.

Via Crispi sembra essere diventata una zona di anarchia, soprattutto nei weekend. Il traffico è in tilt, le auto occupano i marciapiedi e regna il caos totale. È necessario intervenire con controlli e l’utilizzo dei carri attrezzi per liberare la strada e rendere i marciapiedi percorribili. Inoltre, i marciapiedi subiscono danni rilevanti a causa del peso delle auto parcheggiate, trovandosi in condizioni pietose.

È fondamentale che le autorità locali prendano provvedimenti immediati per porre fine a questa situazione di insicurezza e violenza. La movida non deve essere sinonimo di criminalità e pericolo, ma deve essere un momento di svago e divertimento per i giovani e per tutti coloro che vogliono godersi la vita notturna della città. È necessario garantire la sicurezza di tutti i cittadini e ripristinare l’ordine nelle strade di Napoli.

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