I Carabinieri della Stazione di San Salvatore Telesino hanno concluso le indagini su una querela presentata da una pensionata di 67 anni di Faicchio per una truffa subita. Gli indagati sono due giovani di 24 anni, un uomo e una donna, entrambi di nazionalità ucraina, già noti alle forze dell’ordine per gli stessi reati.

La donna contattava la vittima telefonicamente, fingendosi uno dei suoi figli e lamentando problemi economici. Con l’uso di trucchi e inganni, riusciva a ingannarla e a farsi accreditare tramite bonifico la somma di 2.418,78 euro su un conto corrente intestato al suo complice. Successivamente, i due si rendevano irreperibili.

Solo dopo l’anziana signora, contattando il suo vero figlio, si è resa conto di essere stata truffata e ha deciso di presentare denuncia. I Carabinieri invitano tutti a verificare la veridicità del contenuto delle telefonate prima di effettuare bonifici o altri tipi di pagamento.

Questa storia ci ricorda l’importanza di prestare attenzione e cautela quando si ricevono telefonate o messaggi sospetti, soprattutto se riguardano richieste di denaro. È fondamentale verificare l’identità della persona che ci contatta e cercare conferme da altre fonti prima di agire.

La truffa telefonica è un fenomeno diffuso e i truffatori sono sempre più abili nel creare situazioni credibili e convincere le loro vittime. Per questo motivo, è essenziale essere informati e consapevoli dei rischi. In caso di dubbi, è sempre meglio chiedere aiuto alle forze dell’ordine o a persone di fiducia.

La lotta contro le truffe telefoniche è una responsabilità di tutti. Ogni cittadino deve essere attento e vigilante, per proteggersi e proteggere gli altri da queste frodi. Solo con la collaborazione di tutti possiamo contrastare efficacemente questo tipo di reato e garantire la sicurezza di tutti.

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