La situazione nella Casa circondariale di Salerno continua ad essere critica. Di recente, durante una perquisizione straordinaria, sono stati trovati diversi telefoni cellulari grazie all’efficienza della polizia penitenziaria. Tuttavia, la notizia dell’ennesimo poliziotto aggredito da un detenuto ha fatto scalpore. A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.

Tiziana Guacci, segretario regionale della Campania del SAPPE, ricostruisce i fatti: “Purtroppo, a Fuorni, negli ultimi anni si verificano quotidianamente eventi critici, sia a danno del personale di Polizia Penitenziaria sia a danno dei detenuti stessi. Attualmente, la prigione di Salerno ospita 520 detenuti, con un aumento spropositato della popolazione detenuta e una complicata ricollocazione al di fuori del circuito di appartenenza. Ciò comporta una gestione difficile da parte della polizia penitenziaria.”

Guacci denuncia da tempo la mancata esecuzione delle decisioni del consiglio di disciplina a seguito di rapporti disciplinari, a causa della mancanza di spazio nella sezione dedicata a ciò. Ciò comporta una svalutazione dello strumento disciplinare, rendendo inefficace la risposta sanzionatoria nel contesto del trattamento rieducativo.

Guacci evidenzia che “la carenza di personale e il sovraffollamento comportano un aumento degli eventi critici che non possono essere gestiti da un organico sempre più ridotto. L’apertura di una nuova sezione (Terza sezione), per ospitare detenuti da sottoporre a trattamenti avanzati, fortemente voluta dal Provveditorato e dall’area sanitaria, fa presagire il peggio, dato anche il grave deficit di personale infermieristico, che è in stato di agitazione. Chiediamo agli uffici dipartimentali competenti di trovare soluzioni alternative all’inserimento di questo nuovo circuito nella prigione in questione.”

La sindacalista del SAPPE chiede quindi di “attivare un tavolo tecnico tra il Prap Campania e gli uffici dipartimentali, con la partecipazione delle organizzazioni sindacali del settore della sicurezza, al fine di trovare una soluzione adeguata per le criticità delle istituzioni campane.”

“Donato Capece, segretario generale del SAPPE, commenta che “la situazione penitenziaria è sempre più critica. Da decenni chiediamo l’espulsione dei detenuti stranieri, che rappresentano un terzo di quelli attualmente presenti in Italia, per far scontare loro la pena nelle loro carceri. Chiediamo anche la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari per ospitare i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi nel circuito carcerario ordinario. Ma sono necessari anche maggiori investimenti e tecnologie. La situazione rimane allarmante, nonostante gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria garantiscano ordine e sicurezza nonostante le condizioni di lavoro estremamente stressanti e gravose.”

“Nelle carceri del Paese, e in particolare in Campania, è necessaria una presenza forte e visibile dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità. Sono necessarie misure urgenti ed efficaci!”, prosegue il leader del SAPPE, che chiede un incontro urgente con il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, responsabile dei Dipartimenti dell’amministrazione penitenziaria, per ripristinare l’ordine e la sicurezza e attuare davvero una politica di tolleranza zero verso i detenuti violenti che, anche in carcere, credono di poter continuare a delinquere impunemente. Allo stesso tempo, è necessario pianificare riforme strutturali urgenti, come l’espulsione dei detenuti stranieri, la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, la possibilità per i tossicodipendenti di scontare la pena in comunità e, soprattutto, l’aumento del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria in vista dei prossimi pensionamenti annunciati.”

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