Addio a Vittorio Emanuele di Savoia, l’ultimo re d’Italia. È morto oggi, 3 febbraio 2024, all’età di 86 anni a Ginevra. La notizia del suo decesso è stata annunciata dai familiari attraverso una nota ufficiale.

“Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, si è serenamente spento a Ginevra alle ore 7:05 di questa mattina, 3 febbraio 2024, circondato dalla sua famiglia. Luogo e data delle esequie saranno comunicati quanto prima”, si legge nel comunicato.

Vittorio Emanuele di Savoia è nato a Napoli il 12 febbraio 1937. Appartenente alla famiglia reale dei Savoia, è figlio dell’ultimo re d’Italia, Umberto II, e di Maria José. Dal 1983 è stato pretendente al trono d’Italia e ha ricevuto il titolo di principe di Napoli dal nonno.

Durante l’esilio, dopo l’entrata in vigore della Costituzione repubblicana nel 1948, Vittorio Emanuele ha svolto un’attività di intermediario finanziario, stringendo amicizie e legami con importanti industriali, in particolare con la famiglia Agusta. Dopo 13 anni di fidanzamento, ha sposato Marina Doria, nonostante il presunto dissenso del padre, e da questa unione è nato Emanuele Filiberto.

Fino alla revoca della norma che imponeva agli eredi maschi dei Savoia l’esilio, Vittorio Emanuele ha vissuto a Ginevra, in Svizzera, città in cui è poi deceduto. Nel 2002 ha ufficialmente preso le distanze dalle leggi razziali, diventando così il primo membro della famiglia Savoia a farlo, e successivamente ha accettato la fine della monarchia attraverso dichiarazioni pubbliche.

Insieme al figlio ha giurato fedeltà alla Costituzione e al presidente della Repubblica, rinunciando esplicitamente a qualsiasi pretesa dinastica sullo Stato italiano. Tuttavia, nel 2007 è stata avanzata una richiesta di risarcimento di 260 milioni di euro per l’esilio, oltre alla restituzione dei beni confiscati alla famiglia. Nel 2022 è iniziato un dibattito sulla restituzione dei gioielli di famiglia custoditi presso la Banca d’Italia.

Nel corso degli anni, il nome di Vittorio Emanuele è stato associato a diversi scandali e vicende giudiziarie, ma è sempre stato assolto dalle accuse più gravi. L’unica condanna che ha ricevuto è stata per porto abusivo di armi da fuoco, con una pena sospesa di 6 mesi.

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