Tragedia al Leonardo di Pomigliano: muore operaio caduto da un’impalcatura
Una grave tragedia si è consumata il 25 settembre dello scorso anno presso lo stabilimento aeronautico Leonardo a Pomigliano. Giovanni Mannilli, un operaio di 64 anni di Sant’Anastasia, è infatti morto in ospedale a causa delle gravi lesioni riportate alla testa dopo essere caduto da un’impalcatura nel reparto bonding.
Immediatamente dopo l’incidente, Mannilli era stato trasportato d’urgenza in ospedale, ma le sue condizioni sono rimaste critiche fino alla sua morte. L’operaio stava lavorando per riordinare i locali della Leonardo al momento dell’incidente.
La notizia della sua morte è stata comunicata attraverso un comunicato sindacale pubblicato il 31 gennaio dalle segreterie territoriali di Napoli e dalle rsu ed rls di Fim, Fiom e Uilm dello stabilimento Leonardo di Pomigliano. Nel comunicato, vengono espressi profondi sentimenti di cordoglio alla famiglia e viene denunciata la situazione, sottolineando che la sicurezza dovrebbe essere una priorità assoluta e che i datori di lavoro devono investire maggiormente in questo ambito.
Le organizzazioni sindacali stanno vigilando affinché l’azienda conduca audit sulla sicurezza per tutte le ditte che operano all’interno del perimetro aziendale. È inoltre previsto un momento di commemorazione durante le assemblee del 13 febbraio nello stabilimento di Pomigliano, con un minuto di silenzio in onore di Giovanni Mannilli.
Questa tragica vicenda mette in evidenza l’importanza di garantire la sicurezza sul luogo di lavoro. È fondamentale che i datori di lavoro assumano tutte le precauzioni necessarie per evitare incidenti simili e che vengano effettuati controlli regolari per verificare il rispetto delle norme di sicurezza.
La morte di Giovanni Mannilli rappresenta un ennesimo monito affinché vengano adottate misure concrete per garantire la sicurezza dei lavoratori. Nessuna vita dovrebbe essere sacrificata a causa di negligenze o mancanza di attenzione verso la sicurezza sul lavoro.
