Benevento. Nella mira della Squadra Mobile i componenti di un nucleo familiare.

Telefoni cellulari e computer portatile. È il “bottino” delle ulteriori perquisizioni operate dalla Squadra Mobile nell’indagine del pm Stefania Bianco sul ferimento di Annarita Taddeo, 33 anni, di Benevento, centrata da un colpo di pistola alla fronte, l’11 novembre 2023, che per fortuna non le aveva causato danni gravissimi.

Nella mira degli agenti del vicequestore Flavio Tranquillo sono finiti i cinque membri di un nucleo familiare della città – padre, figlio, nipote, moglie e fidanzata di questi ultimi, tutti difesi dall’avvocato Luca Russo – ai quali sono probabilmente risaliti attraverso l’analisi dei contatti presenti nei telefonini sequestrati a ventisette persone il 28 dicembre.

Quando, come si ricorderà, Nicola Fallarino (avvocato Domenico Dello Iacono), 39 anni, ex compagno di Taddeo, era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare nel carcere siciliano in cui è detenuto. Per lui l’accusa di essere il presunto mandante di un tentato omicidio che, secondo gli inquirenti, avrebbe ordinato perché non tollerava l’interruzione della relazione, che li legava da tempo, e dei colloqui in carcere da parte della donna e la nuova vita sentimentale della stessa; inoltre, pretendeva che la stessa abbandonasse l’appartamento in cui avevano convissuto e l’attività commerciale da lei gestita da tempo, ritenuta di sua appartenenza.

Chi abbia sparato con quella 6.35 resta ancora da individuare: i sospetti si erano addensati nell’immediatezza su un 28enne che, difeso dall’avvocato Marianna Febbraio, era rimasto per ore in Questura: gli era stato praticato lo stube, risultato negativo, poi era stato rilasciato e denunciato a piede libero. In corso gli accertamenti sugli indumenti che erano stati portati via dai poliziotti.

In base ad una prima ricostruzione, uscita di casa con il cane per andare al lavoro nel bar che gestisce, la malcapitat si era trovata di fronte, sul pianerottolo, un uomo che, volto coperto da un casco, aveva fatto fuoco e l’aveva spinta la malcapitata all’interno dell’appartamento, sottraendole due telefonini. Poi era fuggito in sella ad un motorino, facendo perdere le sue tracce. Soccorsa, la 32enne era stata trasportata al San Pio ed operata.

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